Fisco

Responsabilità solidale appalti, via libera dalla Camera al ripristino integrale

Il provvedimento, predisposto dal Governo per bloccare il referendum, passa ora al Senato

venerdì 7 aprile 2017 - Redazione Build News

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Via libera ieri dalla Camera al disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2017, n. 25, recante disposizioni urgenti per l'abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti.

Il provvedimento, che va ora all'esame del Senato, all'articolo 2 modifica la disciplina in materia di responsabilità solidale tra committente e appaltatore in relazione ai trattamenti retributivi (comprensivi delle quote di trattamento di fine rapporto), ai contributi previdenziali e ai premi assicurativi dovuti ai lavoratori subordinati in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto.

In particolare, modificando l'articolo 29, comma 2, del D.Lgs. 276/2003, si apportano le seguenti modifiche:

- viene eliminata la possibilità, per i contratti collettivi, di derogare al principio della responsabilità solidale tra committente e appaltatore, nel caso in cui, attraverso la contrattazione collettiva, si individuino metodi e procedure di controllo e di verifica della regolarità complessiva degli appalti (comma 1, lettera a);

- viene eliminato il beneficio della preventiva escussione del patrimonio dell'appaltatore, in base al quale, attualmente (ferma restando la responsabilità solidale per cui committente e appaltatore sono convenuti in giudizio congiuntamente), la possibilità di intentare l'azione esecutiva nei confronti del committente è esercitabile solo dopo l'infruttuosa escussione del patrimonio dell'appaltatore e degli eventuali subappaltatori (comma 1, lettera b).

Secondo quanto affermato nella relazione illustrativa, le modifiche sono volte a "elevare ulteriormente l'efficacia delle tutele in favore dei lavoratori, in coerenza con la recente evoluzione della disciplina in materia di contratti pubblici".

L'articolo 3 dispone in ordine all'entrata in vigore del decreto-legge.

PROVVEDIMENTO PER BLOCCARE I REFERENDUM. Ricordiamo che la Corte costituzionale l'11 gennaio 2017 ha dichiarato ammissibile la richiesta di referendum popolare per l'abrogazione della normativa vigente in materia di lavoro accessorio (cd. voucher) (articoli 48-50 del D.Lgs. 81/2015, adottato in attuazione del cd. Jobs Act) e per l'abrogazione delle disposizioni limitative della responsabilità solidale tra committente e appaltatore in materia di appalti (articolo 29, comma 2, del D.Lgs. n. 276/2003). Obiettivi dei richiamati referendum sono quello di escludere dall'ordinamento il lavoro accessorio e quello di prevedere una piena responsabilità solidale tra committente e appaltatore, non limitabile da parte della contrattazione collettiva ed estesa, in sede giudiziale, anche alla fase esecutiva.

Il dossier della Camera osserva che le disposizioni contenute nel decreto-legge realizzano un effetto abrogativo analogo a quello che discenderebbe dall'abrogazione referendaria, con l'unica differenza che l'articolo 1, comma 2, prevede anche una disciplina transitoria sull'utilizzabilità (fino al 31 dicembre 2017) dei voucher richiesti entro l'entrata in vigore del decreto-legge (17 marzo 2017).

La data per la consultazione referendaria è stata fissata al 28 maggio 2017.

PROPOSTE DI LEGGE. Sulle materie oggetto del decreto-legge sono all'esame della XI Commissione (Lavoro) della Camera varie proposte di legge. In materia di responsabilità solidale negli appalti sono attualmente all'esame la proposta di legge C. 4211 (Damiano ed altri) e la proposta di legge di iniziativa popolare C. 4064, volte anch'esse, sia pur con talune differenze rispetto a quanto previsto dal decreto-legge in esame, ad estendere l'ambito della responsabilità solidale.

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