È stato pubblicato nella sezione del sito dedicata alla Direzione Generale Educazione e Ricerca, l’elenco degli abilitati all’esercizio della professione di “restauratore di beni culturali”. Si tratta di oltre 6 mila persone tra esperti del restauro storici e quelli che si sono formati attraverso le Scuole di Alta Formazione del Ministero, le Università o le Accademie di Belle Arti.
«Un atto doveroso che finalmente viene attuato dopo tanti anni d'attesa – ha commentato il Ministro, Alberto Bonisoli –. Il mio auspicio è che, dando la meritata rilevanza a queste professionalità, sia possibile stimolare tanti ragazzi e ragazze a intraprendere questa bellissima professione».
Tra i nominativi in elenco ci sono esperti specializzati sulla base dei 6 Percorsi Formativi Professionalizzanti previsti dal D.M. 87/2009:
PFP 1- Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell’architettura.
PFP 2- Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile. Manufatti scolpiti in legno. Arredi e strutture lignee. Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti.
PFP 3- Materiali e manufatti tessili e in pelle.
PFP 4- Materiali e manufatti ceramici, vitrei e organici. Materiali e manufatti in metallo e leghe.
PFP 5- Materiale librario e archivistico. Manufatti cartacei e pergamenacei. Materiale fotografico, cinematografico e digitale.
PFP 6- Strumenti musicali. Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici.
Coloro i quali hanno già ottenuto la qualifica di collaboratore restauratore/tecnico del restauro partecipando all’apposito bando pubblico dell’11 settembre 2014, potranno in futuro sostenere la prova di idoneità per l’acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali prevista dall’articolo 182 del Codice in via transitoria.