Scosso, ma non danneggiato. E’ questo l'obiettivo da raggiungere attraverso l’installazione a Los Angeles di un innovativo sistema di condutture idriche. Questi tubi, interamente realizzati in acciaio, sono realizzati con una struttura dal design ondulato in grado di resistere ai carichi di punta, piegarsi e comprimersi senza però danneggiarsi.
Le forze generate da terremoti, uragani, inondazioni, frane e altre instabilità geologiche, possono essere assorbite da questo nuovo tipo di conduttura proprio grazie alla sua particolare struttura e attraverso specifiche “onde” installate nei punti verosimilmente più sollecitati della struttura stessa.
Simulazioni di resistenza. Il sistema - sviluppato dalla JFE Holdings, azienda produttrice di acciaio con sede in Giappone - è stato testato presso l'impianto di sperimentazione geotecnica della Cornell University (NY) simulando gli effetti di un terremoto su una conduttura di 28 piedi di lunghezza (circa 8,5 m) posta al di sotto di 80 tonnellate di terreno e costantemente monitorata da sonde e strumenti di analisi.
Il test è stato considerato superato quando il condotto, sottoposto a una pressione tre volte superiore al suo standard di progettazione e, pur riportando una falla di circa 60 cm, ha continuando a trasportare acqua in sicurezza proprio grazie all’innovativo sistema di progettazione.
Al completamento del test, il team di ricerca ha recuperato il condotto per sottoporlo a ulteriori test ed analisi volti a raccogliere il maggior numero possibile di dati per le future installazioni.
Una soluzione interessante. Per Los Angeles, come anche per tutte le città situate lungo la faglia californiana, si tratta di una tecnologia molto interessante dato che il sistema di distribuzione idrico di L.A. è composto da oltre 30 punti di interruzione lungo il percorso, soluzione resa necessaria per garantire la fornitura d’acqua a circa 4 milioni di residenti.
Città come San Francisco hanno già installato questo tipo di condutture idriche. Inoltre, Portland, Seattle e Vancouver stanno valutando l’opportunità di ammodernare la propria rete di distribuzione utilizzando la soluzione proposta dalla Cornell University.