Con un approfondimento dell'8 giugno scorso (IN ALLEGATO), la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro fornisce un utile vademecum riepilogativo delle novità e delle modalità operative che i datori di lavoro dovranno seguire per adempiere al nuovo obbligo sulla tracciabilità delle retribuzioni.
Dal prossimo 1° luglio, infatti, datori di lavoro e committenti saranno obbligati a procedere al pagamento delle retribuzioni, compresi gli acconti, esclusivamente attraverso una banca o un ufficio postale, con una delle modalità appositamente individuate dal Legislatore. Ricadono nell’obbligo tutte le tipologie di contratti di lavoro subordinato, le collaborazioni coordinate e continuative ed i rapporti di lavoro con i soci di cooperative. Sono esclusi, invece, i rapporti di lavoro domestico e quelli con la Pubblica Amministrazione.
Pesanti le conseguenze in caso di violazioni: sul piano sanzionatorio, nel caso di utilizzo di mezzi diversi da quali espressamente previsti per il pagamento, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 5.000 €; sul piano probatorio, la firma apposta sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione. All'interno del documento è presente un esempio di lettera con le indicazioni sulle modalità di pagamento da inviare al cliente.
Sull'argomento l'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato la Nota 22 maggio 2018, n.4538 - IN ALLEGATO - recante “Procedure di contestazione della violazione di cui all'art. 1, commi 910 - 913, della Legge 27 dicembre 2017 n. 205 - richiesta di parere”.