In un report di ottobre 2023, l'Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) ricorda che “la proposta di revisione del PNRR, presentata dal Governo alla Commissione Europea il 7 agosto 2023, prevede, tra i vari punti, il definanziamento di circa 15,9 miliardi di euro di investimenti che andranno a finanziare un nuovo capitolo, legato al REPowerEU. Di questi, circa 14,1 miliardi riguardano interventi di interesse per il settore delle costruzioni:
• 6 miliardi di euro di piccoli e medi interventi diffusi sul territorio per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni;
• 3,3 miliardi di euro di interventi per la rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e di degrado sociale;
• 2,5 miliardi di euro dei Piani Urbani Integrati;
• 1,3 miliardi di euro di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico;
• 725 milioni di euro per le Aree interne - Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità;
• 300 milioni di euro per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie.
Circa l’80% dei definanziamenti complessivi proposti dal Governo alla Commissione Europea riguardano investimenti di competenza degli enti territoriali, in molto casi già in corso di realizzazione.
Gli interventi di interesse delle costruzioni
Sulla base degli open data, di fonte ReGis, disponibili sul sito Italia Domani, è possibile individuare 42.000 interventi (CUP) riferiti a linee di investimento di interesse delle costruzioni, per un totale di 11,7 miliardi di fondi PNRR e 14,5 miliardi di investimenti complessivi. Circa il 92% dei CUP censiti riguardano interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni, ovvero interventi diffusi sul territorio destinati prioritariamente ad interventi per la messa in sicurezza di edifici pubblici, tra i quali quelli scolastici, e di strade.
Le Regioni più penalizzate
La localizzazione di questi progetti consente di individuare i territori maggiormente colpiti dal rischio definanziamento a seguito della revisione del PNRR. Le regioni maggiormente penalizzate risultano la Campania con 1,5 mld, la Sicilia e la Lombardia con 1,2 mld. Per quanto riguarda le aree geografiche, il nord perde il 34%, il centro il 19% ed il sud il 47%.
Sicilia
In particolare, in Sicilia risultano a rischio definanziamento 1.860 interventi per un totale di 1,3 miliardi di cui 1,2 miliardi di fondi PNRR. Il 77% degli interventi riguardano gli investimenti per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni.
La ripartizione dei progetti a rischio definanziamento per provincia, evidenzia che la maggior parte si trovano nel territorio della città metropolitane di Messina, seguita dalle città metropolitane di Catania e Palermo. In termini di importo, spicca la Città metropolitana di Palermo con 359,4 milioni di euro di investimenti a rischio, seguita da Catania e Messina, rispettivamente con 335,4 milioni e 230,5 milioni”.
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