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Revoca delle concessioni autostradali e Gronda di Genova: la ministra De Micheli al question time

“In relazione al tragico crollo del ponte Morandi di Genova, il Governo intende proseguire, con la necessaria celerità, la procedura amministrativa avviata dal precedente Esecutivo. In detta procedura confluiranno anche le risultanze dell’indagine conoscitiva sulle concessioni autostradali avviata dalla Corte dei conti”

giovedì 26 settembre 2019 - Redazione Build News

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La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha risposto ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati al question time.

Tra gli argomenti delle interrogazioni, gli intendimenti del Governo in merito alla revoca delle concessioni autostradali, e le iniziative volte alla realizzazione del progetto infrastrutturale "Gronda di Genova".

INTENDIMENTI DEL GOVERNO IN MERITO ALLA REVOCA DELLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI.Rispetto a quanto già espresso dal Presidente Conte nel suo discorso programmatico in quest’Aula, non posso che confermare l’attenzione del Governo per garantire al Paese un’adeguata rete di infrastrutture, indispensabile per avviare una nuova strategia di crescita della città di Genova, della Liguria e dell’intero sistema Paese. Abbiamo bisogno di infrastrutture utili, moderne ed efficienti, ma, soprattutto, sicure”, ha detto De Micheli.

Stiamo lavorando alla revisione complessiva del sistema delle concessioni autostradali, con l’obbligo di garantire una maggiore trasparenza, una reale competitività tra gli operatori, il corretto equilibrio tra l’interesse pubblico e l’interesse imprenditoriale, nonché il costante miglioramento del servizio per gli utenti, alla luce anche delle delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti.

In relazione al tragico crollo del ponte Morandi di Genova, il Governo intende proseguire, con la necessaria celerità, la procedura amministrativa avviata dal precedente Esecutivo, in coerenza con quanto affermato dal Presidente del Consiglio dei ministri.

In detta procedura confluiranno anche le risultanze dell’indagine conoscitiva sulle concessioni autostradali avviata dalla Corte dei conti, dinnanzi alla quale, proprio nella giornata di ieri, si è svolta un’audizione cui hanno partecipato i vertici amministrativi del Ministero e i rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri e dell’Autorità di regolazione dei trasporti.

Posso confermare che solo le emergenze istruttorie determineranno l’esito del procedimento così come il contenuto del provvedimento conclusivo, che ovviamente sarà oggetto di valutazione e condivisione da parte di tutto l’Esecutivo”.

INIZIATIVE VOLTE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO INFRASTRUTTURALE GRONDA DI GENOVA. “È notorio che il progetto per la realizzazione della Gronda di Genova è stato sottoposto dal precedente Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ad un’analisi costi-benefici dell’opera nel suo complesso”, ha ricordato la Ministra.

Successivamente sono stati richiesti ed effettuati approfondimenti specifici, per cui l’analisi non ha riguardato solo il progetto originario, ma anche le soluzioni alternative, finalizzate al potenziamento del nodo stradale di Genova.

Le risultanze documentali della predetta attività sono state pubblicate sul sito istituzionale del Ministero nel mese di agosto e sono liberamente consultabili.

Nei giorni scorsi ho incontrato sia il sindaco di Genova che il presidente della regione Liguria per costituire un gruppo di lavoro con gli enti locali coinvolti nell’intervento, per l’ascolto di tutti gli interessati, per raccogliere suggerimenti utili a migliorare il progetto e le ulteriori opere collegate, nonché per consentire una compiuta verifica e valutazione dell’opera da parte di tutte le forze politiche. In attesa delle risultanze della procedura in corso, il tempo verrà utilizzato per questo serrato confronto al fine di arrivare in tempi molto rapidi all’individuazione di soluzioni condivise. Infatti, non è intenzione del Ministero determinare conseguenze negative in termini temporali e realizzativi non compatibili con le aspettative del territorio, che ha sicuramente bisogno di supporto infrastrutturale per rilanciare il proprio sistema produttivo e quello portuale, in particolare secondo modalità eco- sostenibili. Serve un modo diverso di pensare alle infrastrutture, alle opere utili in tempi ragionevoli realizzate all’esito di percorsi il più possibile condivisi in tempi serrati”.

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