Che il fumo compromettesse la qualità dell’aria degli spazi che abitiamo non è certamente una novità, ma forse non ci aspetteremmo che ad essere danneggiati sono anche i nostri vicini di casa. Uno studio condotto dalla Boston Housing Authority pubblicato di recente sulla rivista Nicotine & Tobacco Research rivela che le particelle nocive sprigionate dal fumo delle sigarette sono in grado di infiltrarsi attraverso la muratura compromettendo la qualità dell’aria di tutte le abitazioni di uno stabile edilizio.
Test su 5 tipologie edilizie
I test sono stati condotti su 5 tipologie edilizie, fra cui immobili uni e bifamiliari, condomini di media altezza e grattacieli. Gli stabili sono stati monitorati attraverso dei dispositivi in grao di analizzare la qualità dell’aria e di rilevare la presenza di particelle nocive provocate dalla nicotina, sia nel caso in cui non ci fosse alcun fumatore sia nel caso contrario.
Danneggiate anche le aree non contigue a quelle per fumatori
I risultati hanno mostrato che il livello medio di sostanze nocive nell’aria negli stabili con divieto di fumo sono il 40% in meno, pari a 4,8 microgrammi, rispetto agli 8,1 laddove è consentito fumare. Ad essere maggiormente danneggiate sono risultate le abitazioni adiacenti a quelle dei fumatori, ma anche le aree non contigue hanno mostrato dei livelli consistenti di particolato.
I risultati della nostra ricerca- ha dichiarato Elizabeth Russo, autore principale dello studio- confermano che riservare alcune zone per fumatori all’interno di un edificio non salvaguarda del tutto i non fumatori.