Come evidenziato a novembre 2018 nella comunicazione sul mercato unico, i cittadini e le imprese possono godere dei numerosi vantaggi del mercato unico solo se le norme concordate insieme funzionano effettivamente sul campo. Lo scorso 24 gennaio la Commissione è intervenuta per garantire il rispetto delle norme UE sui servizi. Sebbene i servizi rappresentino i due terzi dell'economia dell'UE, una serie di ostacoli continua a impedire che il settore raggiunga il suo pieno potenziale a vantaggio dei consumatori, delle persone in cerca di lavoro e delle imprese e generi crescita economica in tutta Europa.
El?bieta Bie?kowska, Commissaria per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le PMI, ha dichiarato:
Avviamo oggi una serie di provvedimenti contro le infrazioni per garantire l'applicazione efficace e coerente delle norme dell'UE che consentono ai professionisti e alle imprese di prestare i propri servizi in tutta Europa. Eliminare gli ostacoli attuali potenzierà il mercato unico dei servizi, che potrà così progredire verso il pieno potenziale economico. Ma è necessario fare ancora di più. Gli Stati membri devono intensificare gli sforzi per adottare le proposte legislative presentate dalla Commissione nell'ambito del pacchetto servizi di gennaio 2017.
La Commissione europea ha inviato un totale di 31 lettere di costituzione in mora e una lettera complementare di costituzione in mora, in aggiunta a due pareri motivati in cui sono affrontate varie restrizioni nel settore dei servizi:
- lettere di costituzione in mora a 27 Stati membri (tutti tranne la Danimarca) per la non conformità della loro legislazione e delle loro prassi giuridiche alle norme dell'UE sul riconoscimento delle qualifiche professionali e il relativo accesso alle attività (violazione della direttiva sulle qualifiche professionali);
- un parere motivato a Cipro e una lettera di messa in mora al Portogallo riguardo alle rispettive norme specifiche sull'accesso alle attività di ingegneri e architetti (violazione della direttiva sulle qualifiche professionali);
- una lettera di costituzione in mora complementare alla Croazia riguardante le restrizioni imposte agli avvocati rispetto alla prestazione di servizi multidisciplinari, le restrizioni sulla pubblicità e le limitazioni del diritto a esercitare la professione (violazione della direttiva UE sui servizi e della direttiva 98/5/CE sullo stabilimento degli avvocati e degli studi legali);
- due lettere di costituzione in mora alla Francia e alla Polonia e un parere motivato all'Irlanda riguardo alle restrizioni alla pubblicità nel settore dei servizi (violazione dell'articolo 56 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e della direttiva sui servizi);
- una lettera di costituzione in mora al Belgio riguardo alla procedura di autorizzazione e agli obblighi generali che la regione di Bruxelles impone ai prestatori di servizi di ricettività turistica (violazione della direttiva sui servizi).
Tutti gli Stati membri dispongono ora di due mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione; in caso contrario, la Commissione può decidere di procedere con le fasi successive della procedura d'infrazione.