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Ricostruzione Centro Italia, via libera dal Cipe alle Terze linee guida antimafia

I sindacati degli edili: ulteriore passo avanti contro il lavoro nero e la possibilità di infiltrazioni criminali nei cantieri della ricostruzione

lunedì 9 aprile 2018 - Redazione Build News

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“Il Cipe ha recentemente approvato le Terze linee guida antimafia, che a breve saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un ulteriore passo avanti contro il lavoro nero e la possibilità di infiltrazioni criminali nei cantieri della ricostruzione. Di questo vogliamo dare atto al Governo e al Ministero degli Interni per il merito e anche per il metodo di ascolto e confronto con le organizzazioni sindacali che non è mai venuto meno”. Così dichiarano in una nota i Segretari Generali di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi.

“E’ un risultato storico per il sindacato dell’edilizia e per tutto il settore delle costruzioni quanto previsto dalle Terze linee guida con l’introduzione dell’obbligo, per tutte le imprese, di inviare il settimanale di cantiere (cioè l’elenco dei lavoratori, cantiere per cantiere, qualifica per qualifica, comprendendo anche le partite iva) entro il venerdì pomeriggio della settimana prima, anche al sistema delle Casse Edili ed Edilcasse”.

“Si permetterà così – continuano i sindacati – un riscontro in tempo reale di chi opera nei cantieri per un monitoraggio reale dei flussi di manodopera, come previsto dai tavoli provinciali con le Prefetture”.

“Tra notifiche preliminari, introduzione del Durc per Congruità e settimanale di cantiere inviato anche alle Casse Edili, gli operatori pubblici e privati hanno tutti gli strumenti per una ricostruzione veloce, in piena sicurezza e trasparenza, di qualità.”

“Si tratta ora – aggiungono Panzarella, Turri e Genovesi – di rendere il sistema predisposto pienamente operativo: come forze sociali dobbiamo attrezzare le Casse Edili anche in termini di professionalità e tecnologie per fare al meglio il proprio lavoro di rilascio del Durc e di verifica della correttezza di quanto dichiarato nei settimanali di cantiere. Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione dovrà presto identificare gli indici per verificare la congruità e predisporre la necessaria implementazione dei sistemi informatici e delle banche dati. Il Ministero degli Interni e le Prefetture dovranno rendere operativi i tavoli provinciali sui flussi di manodopera e favorire il massimo scambio di informazioni tra tutti i soggetti. Mentre le stazioni appaltanti (Regioni e Comuni per primi) dovranno attrezzarsi al meglio perché la ricostruzione sia rapida ma sempre attenta e rispettosa delle regole condivise.

“Come Sindacato – concludono i tre segretari generali - faremo ovviamente la nostra parte e ci batteremo affinché quanto previsto dalle Terze linee guida, e più in generale dalla strumentazione concordata (Durc per Congruità), si estenda a tutto il settore e a tutto il Paese”.

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