L’Ordinanza 126 del 28 aprile 2022, recante “Misure in materia di eccezionale aumento dei costi delle materie prime nella ricostruzione ed altre disposizioni e modifiche e integrazioni ad altre ordinanze vigenti”, interviene sui due elementi che determinano l’importo del contributo pubblico per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma 2016: il Prezzario dei materiali e delle lavorazioni, ed il costo parametrico, che di fatto rappresenta il tetto massimo al contributo stesso.
“Un pacchetto di misure straordinarie che risponde in modo adeguato alla grave sofferenza delle imprese, conseguente al forte aumento dei prezzi, e torna a rendere competitiva la ricostruzione post sisma, riconoscendo un aumento del contributo pubblico, oltre che per il futuro, a tutti i lavori effettuati a partire da luglio 2021”. Così il Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, commentando l’Ordinanza varata con l’intesa della Cabina di Coordinamento per contrastare “l’eccezionale aumento dei costi delle materie prime e far sì che il processo di ricostruzione, dopo le difficoltà dei mesi scorsi, possa ora riprendere, senza ulteriori ostacoli, per soddisfare le legittime aspettative dei cittadini colpiti dal sisma”.
Con l’Ordinanza, che è stata inviata alla Corte dei Conti e che entrerà in vigore quindi dopo il visto di legittimità, viene approvato il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022 e si stabilisce un aumento del costo parametrico del 25% per gli immobili produttivi e del 20% per gli immobili residenziali. Si prevedono tuttavia particolari maggiorazioni che fanno lievitare il contributo concedibile per gli edifici uni e bifamiliari isolati di un ulteriore 25%, per quelli con danni gravissimi, e del 20% per gli altri, e vengono introdotti meccanismi che portano il contributo ad aumentare, in alcuni casi, di quasi il 50%. Per gli immobili produttivi il nuovo costo parametrico viene maggiorato di un ulteriore 30% per gli edifici in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio.
Il Prezzario Unico 2022 ed il nuovo costo parametrico potranno essere applicati, oltre che alle nuove richieste di contributo, a quelle già presentate e non ancora approvate, ma anche a quelle precedentemente decretate, con trattamenti differenziati tra i decreti emanati prima del 31 dicembre 2020 e quelli dal primo gennaio 2021, relativamente alle lavorazioni effettuate a partire da luglio 2021.
Il costo parametrico, che di fatto rappresenta il tetto massimo al contributo concedibile, verrà d’ora in avanti aggiornato ogni sei mesi,
garantendo così – ha spiegato Legnini – che le somme messe a disposizione dallo Stato per la ricostruzione post sisma 2016 restino in linea con l’andamento reale dei costi, anche in una fase di grande volatilità come quella attuale.
“La ricostruzione post sisma 2016 – ha aggiunto il Commissario – aveva registrato un notevole balzo avanti nel corso del 2021, nonostante le difficoltà attraversate negli ultimi due anni, legate alla pandemia. Negli ultimi mesi, purtroppo, a causa dell’esplosione dei prezzi dovuta alla diffusione del 110% e ora della guerra, che ha determinato gravissime difficoltà nel reperimento di materiali e imprese disponibili, si è determinato prima un rallentamento e poi un blocco di molti cantieri. Con la nuova ordinanza sui prezzi intendiamo mettere in sicurezza la ricostruzione che, sotto il profilo finanziario, è tornata ad essere una ricostruzione molto generosa, anche grazie alla stabilizzazione fino al 2025 del Superbonus 110% per tutte le categorie di edifici residenziali. E’ generosa e liquida, come dimostrano i 230 milioni di euro di lavori pagati alle imprese in questi primi tre mesi dell’anno. Ci sono adesso tutte le condizioni per guardare con maggiore serenità al futuro, serve ora più che mai un rinnovato impegno di tutti gli attori della ricostruzione, a partire dai professionisti e dalle imprese, ai quali mi permetto di rivolgere un appello a tornare a guardare con fiducia alla ricostruzione”, ha concluso Legnini.
SODDISFAZIONE DEL CNAPPC. "E’ uno dei passi avanti più decisivi per la ricostruzione post Sisma 2016 ed è il frutto del lavoro svolto sinergicamente dalle professioni tecniche e di quello dei tanti colleghi impegnati sul campo con i quali il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) ha avuto più volte un confronto. Fondamentale è stata sicuramente la grande disponibilità all’ascolto delle nostre proposte e dei nostri suggerimenti da parte del Commissario Straordinario Legnini e della Struttura Commissariale”.
Commenta così Silvia Pelonara, Responsabile del Dipartimento Protezione civile, Cooperazione e Solidarietà del CNAPPC l’Ordinanza n. 126 che recepisce le richieste del mondo delle professioni relative principalmente al riconoscimento dell'onorario per le varianti di adeguamento del progetto al nuovo elenco prezzi del cratere e al ripristino del ruolo del Direttore dei Lavori, analogamente a quanto avviene nei Lavori Pubblici in relazione alla disciplina delle sospensioni dei lavori”.
Quanto all'incremento dei prezzi e all'aumento del costo convenzionale - continua - rivendichiamo che sin dal primo momento in cui siamo stati coinvolti nella discussione abbiamo fornito dati tecnici alla Struttura commissariale che indicavano inequivocabilmente aumenti medi di oltre il 23% e quindi cogliamo con particolare favore il fatto che l’Ordinanza rispecchi in pieno le nostre indicazioni.
Per il CNAPPC
rimangono certamente ulteriori criticità da risolvere e per questo - come sempre - garantiremo il nostro impegno per la rinascita delle zone terremotate e, soprattutto, per la tutela delle comunità colpite dagli eventi sismici.