È stato presentato a Roma, in una conferenza stampa a Palazzo Wedekind giovedì 27 luglio, il nuovo accordo che disciplina l’alta sorveglianza Anac sulle procedure legate alla ricostruzione pubblica post sisma del 2016 nell’Italia centrale.
Le principali novità
Le principali novità sono i controlli di legalità focalizzati sugli interventi di ricostruzione pubblica post terremoto più rilevanti e una serie di atti tipo per agevolare il lavoro delle Stazioni appaltanti: la vigilanza preventiva dell’Autorità nazionale Anticorruzione, che fino a oggi scattava per gli appalti di forniture e servizi, compresi quelli di architettura e ingegneria, di importo pari o superiore a 100mila euro, d’ora in poi si concentrerà sulle procedure sopra ai 215mila euro. Mentre per gli appalti di lavori, la soglia che conduce al controllo preventivo sale da 350mila a 1.000.000 di euro.
L'accordo è firmato dal Commissario straordinario del Governo alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, dal Presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dal Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dal Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dall’Amministratore Delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella.
La Struttura commissariale Sisma 2016, con la pubblicazione del nuovo codice degli appalti, ha inoltre aggiornato ed elaborato ulteriori atti-tipo, pre-validati dall’Anac, che le Stazioni appaltanti possono utilizzare per tutti gli affidamenti che riguardano i servizi di progettazione. Il Commissario alla Ricostruzione inoltre potrà chiedere il controllo preventivo dell’Autorità anche sugli interventi previsti nel Pnrr e nel Piano nazionale complementare.
Busia: attese ulteriori mille procedure di affidamento da verificare
“L’accordo rafforza e rinnova la collaborazione tra Anac e Struttura commissariale che da dicembre 2016 a oggi ha portato a circa mille procedure verificate per quasi 1,4 miliardi di euro. Nonostante l’aumento delle soglie per il controllo preventivo, il supporto di Anac sarà significativo: sono attese ulteriori mille procedure di affidamento da verificare. Questo vuol dire che, in termini quantitativi, garantiamo nei prossimi anni lo stesso supporto dato fino ad oggi”, ha dichiarato Busia. "Con il parere preventivo di Anac si supera la paura della firma e il contenzioso è quasi assente", ha aggiunto.
Castelli: ricostruzione pubblica secondo il principio di fiducia e di risultato del nuovo Codice
“Legalità ed efficacia: la ricostruzione pubblica deve avvenire secondo il principio di fiducia e di risultato del nuovo Codice degli appalti. La legalità è una priorità assoluta per garantire che la ricostruzione del Centro Italia avvenga nella piena tutela dell'imprenditoria sana, dei lavoratori e dei cittadini che hanno il diritto che gli edifici pubblici che stiamo finanziando siano sicuri e realizzati a regola d'arte. Ci stiamo accingendo a varare un programma di opere pubbliche di valore superiore al miliardo e che richiederà l’avvio di più di mille affidamenti. Per assicurare la giusta tempestività e la necessaria trasparenza a questo complesso di procedure, abbiamo condiviso con l’ANAC una serie di aggiornamenti al protocollo di vigilanza finalizzati a responsabilizzare le stazioni appaltanti in una logica di semplificazione. Anche per questo motivo, abbiamo voluto istituire, d’intesa con le Regioni, un servizio di assistenza ai comuni mettendo loro a disposizione una serie di atti tipo, pre-validati dall’ANAC, che consentiranno controlli a campione da parte dell’autorità di vigilanza. La struttura commissariale, grazie alla sinergia messa in campo, si candida anche come luogo di sperimentazione delle più recenti innovazioni introdotte dal nuovo codice degli appalti, nella consapevolezza che dopo quasi 7 anni da quel tragico 2016, risulta imprescindibile un impegno concreto e proattivo, utile a riconoscere i diritti di una comunità che da anni attende che si completi il processo di ricostruzione.”
Cosa prevede l'accordo
- L’innalzamento della soglia dei controlli preventivi sale da 350 mila euro a un milione di euro.
- La vigilanza preventiva dell’Autorità nazionale Anticorruzione, che fino a oggi era prevista per gli appalti di forniture e servizi, compresi quelli di architettura e ingegneria, di importo pari o superiore a 100mila euro, d’ora in poi si concentrerà sulle procedure sopra ai 215mila euro.
- L’appaltatore dovrà dare comunicazione tempestiva all’Anac e all’Autorità Giudiziaria di tentativi di concussione che si siano, in qualsiasi modo, manifestati. Questo adempimento ha natura essenziale rispetto all'esecuzione del contratto e il suo inadempimento potrà (e non più dovrà, come in precedenza) dare luogo alla risoluzione del contratto stesso, qualora per i pubblici amministratori che abbiano esercitato funzioni relative all’affidamento, alla stipula e all’esecuzione del contratto, sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto il rinvio a giudizio.
- L’accordo prevede anche la possibilità di attivare procedure semplificate dei controlli, secondo modalità concordate con il Commissario straordinario, che possono prevedere controlli a campione o attività di monitoraggio, in considerazione dell’esigenza di provvedere al tempestivo avvio di determinati programmi che prevedono un alto numero di interventi di ricostruzione.
- È stata introdotta la facoltà da parte della Struttura commissariale di richiedere pareri preventivi ad Anac anche per interventi di notevole criticità ed urgenza in attuazione del PNC Sisma.
I numeri della sorveglianza Anac 2016-2023
Dal dicembre del 2016 a oggi Anac ha verificato preventivamente oltre 1.000 procedure legate agli affidamenti per la ricostruzione, per un valore di quasi 1,4 miliardi di euro. Sono stati rilasciati dall'Autorità oltre 3.000 pareri in pochi giorni. Il contenzioso è stato praticamente assente sulle procedure verificate da Anac: sono noti solo 11 casi (1/90 procedure; l’80% casi di cui è noto l’esito si è risolto a favore della stazione appaltante). Nel primo semestre 2023, Anac ha verificato 144 nuove procedure per circa 226.000.000 euro. Tra gli interventi più significativi esaminati nel 2023: la progettazione della Prefettura di Teramo, i lavori riguardanti le reti dei sotto-servizi del centro storico di Amatrice, l'appalto integrato per la ricostruzione del nuovo Ospedale di Tolentino, l'accordo quadro per i lavori di ricostruzione del centro storico di Castelluccio di Norcia.