Si è riunita a Pieve Torina, comune del cratere del terremoto 2016 in provincia di Macerata, la cabina di regia della ricostruzione del sisma 2016, alla presenza del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, del commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli e dei presidenti delle quattro Regioni.
E’ stata approvata l’ordinanza relativa al dissesto idrogeologico con interventi per circa 280 milioni di euro, che attua una norma approvata dal Parlamento alla fine dell’anno, per la prima volta nella storia della ricostruzione.
Il Presidente del Consiglio Gentiloni ha annunciato la proroga dello stato emergenza nelle aree del cratere fino a fine agosto 2018.
Approvata anche l’ordinanza sulle sovrapposizioni dei danni derivanti dai terremoti del ’97 nelle Marche e Umbria, del 2009 a L’Aquila, di Marsciano in Umbria, e del 2016/2017.
“Con 280 milioni di euro abbiamo finanziato il primo piano per la messa in sicurezza dei territori fragili sotto il profilo idraulico e e soggetti a rischio idrogeologico”, ha detto Paola De Micheli, al termine della cabina di regia a Pieve Torina. “Abbiamo cosi’ la possibilità di finanziare tutti gli interventi connessi al sisma, ma anche quelle situazioni che rappresentano un rischio per la ricostruzione” – ha spiegato.
Il grosso dei fondi stanziati sara’ destinato alle Marche e in particolare alle zone di Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera.
De Micheli ha ricordato l’impegno economico del Governo sulla ricostruzione: “Ad oggi ha finanziato circa 2 miliardi di opere pubbliche nell’intero cratere sismico, che comprende le 4 regioni.
La cifra sale a 2,5 miliardi di euro se si vanno ad aggiungere i piani stralcio sulle infrastrutture stradali. A questi si aggiungono i fondi per la gestione dell’emergenza”.
Il commissario ha illustrato anche l’ordinanza sulle sovrapposizioni dei danni causati dai terremoti che si sono susseguiti negli ultimi anni.
“Prevarrà il concetto del danno preminente – ha spiegato – verificheremo se il danno di un edificio, pubblico o privato, sarà da attribuire ai terremoti di 2 anni fa o a quelli precedenti. Nel primo caso sarà l’attuale struttura commissariale a finanziare interamente la ricostruzione, nel secondo caso manderemo avanti l’iter già avviato”.