È stato firmato ieri mattina a Palazzo Chigi il DURC di congruità per rafforzare e intensificare le misure di tutela della sicurezza e del rispetto della legalità nei cantieri della ricostruzione. Il protocollo, siglato tra la Sottosegretaria alla presidenza del Consiglio e Commissaria alla ricostruzione, on. Paola De Micheli, i presidenti di Regione e vicecommissari e le principali rappresentanze delle categorie produttive e delle forze sociali, prevede l’applicazione del “Documento unico di regolarità contributiva (Durc) di congruità” nelle quattro regioni dell’Italia centrale.
Si tratta di un “traguardo epocale” – come lo ha definito la Commissaria a margine della firma – frutto di un grande lavoro di ascolto e di dialogo tra la Struttura commissariale, gli enti pubblici coinvolti e le parti sociali. Un documento che conferma la volontà di garantire sicurezza su tutta la filiera della ricostruzione e che viene realizzato per la prima volta.
Pone al centro tutti i professionisti e i lavoratori impegnati nei cantieri della ricostruzione, tutelandone la sicurezza contro i rischi e i pericoli di eventuali illegalità, attestando la regolarità delle imprese riguardo tutti gli adempimenti INPS, INAIL e Cassa Edile. La mancanza del DURC impedisce alle imprese di operare in edilizia, sia nel settore degli appalti pubblici che in quello degli appalti privati.
Tra gli obbiettivi del documento:
- Contrastare il lavoro sommerso e irregolare. Solo in presenza di “congruità” fra manodopera necessaria e contributivi versati, viene rilasciata la certificazione;
- Evitare concorrenza sleale. Impedire qualunque vantaggio alle imprese non in regola, rispetto a quelle che operano nel rispetto della legge e della tutela dei diritti dei lavoratori;
- Controlli sui cantieri. Permettere il controllo dei soggetti istituzionali sulle specifiche dinamiche del cantiere, consentendo anche l’applicazione di eventuali correzioni;
- Certezza sui contributi dei lavoratori. Determinare una diretta proporzionalità fra il numero di lavoratori dichiarati ed i relativi versamenti contributivi, rispetto all’ammontare complessivo dell’opera, soprattutto nel caso di progetti complessi che prevedono diverse fasi di realizzazione con differente incidenza della manodopera.
Il documento siglato verrà implementato con le tabelle del costo del lavoro e il prezzario dei materiali e sarà recepito da un’ordinanza di prossima emanazione che lo renderà operativo a tutti gli effetti.
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