È attiva la piattaforma GE.DI.SI., quale nuovo ed unico gestionale da utilizzare per le pratiche relative alla Ricostruzione Privata post sisma 2016.
Le istanze che al 31 dicembre 2022 erano nello stato “registrata da PA” sono state migrate nella nuova piattaforma GE.DI.SI..
Le istanze incomplete, che si trovavano negli stati di “BOZZA”, “VERIFICATA” o “FIRMATA”, dovranno essere depositate mediante il nuovo caricamento nella piattaforma GE.DI.SI.
Realizzata ex novo dai tecnici della Struttura commissariale e da Fintecna, avvalendosi di società esterne, delle migliori tecnologie informatiche e del contributo degli Uffici Speciali della ricostruzione regionali e della Rete delle Professioni tecniche, Gedisi è il portale di accesso per i professionisti ed i cittadini alle procedure per ottenere il contributo sisma, ma anche un prezioso strumento di monitoraggio della ricostruzione privata. La vecchia piattaforma Mude resta attiva per la sola consultazione dei dati contenuti.
“L’avvio di questo nuovo strumento, sicuramente molto più moderno ed efficiente, che consentirà ai professionisti di inoltrare i progetti e gestire le richieste di contributo ed i lavori in modo molto semplice e intuitivo, è un passaggio importante della ricostruzione post sisma 2016. Si tratta di un sistema completamente nuovo, accessibile dal web senza vincoli sui device. Ci sarà bisogno di un adattamento da parte dei tanti operatori della ricostruzione, ma stiamo attivando tutti gli accorgimenti possibili per garantire un affiancamento efficace” ha detto il Commissario Straordinario, Sen. Guido Castelli, che ha dedicato proprio all’avvio della piattaforma la sua prima riunione operativa di lavoro.
“Si entra in una nuova fase della ricostruzione, che diventa più semplice ed attraente per le imprese ed i professionisti, anche al di fuori del cratere” ha sottolineato il Commissario. La piattaforma integra in un unico “cassetto” molte informazioni essenziali contenute nell’Anagrafe antimafia delle imprese esecutrici, nell’Elenco dei professionisti abilitati, nella Banca dati dei contratti, limitando la necessità di intervento operativo da parte degli utilizzatori, e garantendo una maggiore accuratezza dei dati finali grazie ai controlli automatici implementati nella procedura. Il Commissario Castelli ha già indicato che a breve pianificherà una seconda riunione tecnica per individuare gli step successivi di integrazione ed evoluzione della piattaforma per semplificare e agevolare il monitoraggio della ricostruzione privata.