Il Ministero dell’ambiente della tutela del territorio e del mare (MATTM) ha pubblicato sul proprio sito web il testo integrale del Protocollo d’intesa per la riduzione delle emissioni degli impianti termici alimentati a biomasse legnose, siglato nel giugno scorso in occasione dell'Assemblea dei soci AIEL, dal Presidente Domenico Brugnoni e da Mariano Grillo, Direttore Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento del MATTM.
Con questo Protocollo un’intera filiera si assume impegni concreti per contribuire al processo di risanamento della qualità dell’aria, in relazione sia ai livelli di particolato PM10 che di Benzo(a)pirene. Impegni che guardano al futuro, con l’obiettivo di ridurre del 70% le emissioni entro il 2030.
Per la prima volta, un’Istituzione di governo accoglie e sottoscrive le proposte di AIEL, che si pone come alleata delle istituzioni per un progetto di ampio respiro, coerente con gli scopi e gli obiettivi “dell’Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano”, sottoscritto un anno fa dal Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare (MATTM) con le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Punto di partenza dell'intesa, la necessità di dare avvio ad una campagna di rottamazione degli oltre 4 milioni di apparecchi con più di 20 anni di età presenti in Italia, grazie alle risorse rese disponibili dal Conto Termico: 900 milioni di euro per la sostituzione di generatori obsoleti con moderne stufe e caldaie alimentate a biomassa legnosa.
Sono 5 le azioni proposte da Aiel per la qualità dell'aria:
1. TURN OVER TECNOLOGICO. Le imprese costruttrici di generatori domestici e caldaie a biomasse assumono l’impegno di investire in ricerca e sviluppo per proseguire nel processo di innovazione tecnologica dell’attuale parco dei generatori e per garantire nell’arco dei prossimi 12 anni emissioni sempre più contenute e migliori rendimenti. Il Ministero dell’Ambiente riconosce e condivide l’utilità delle finalità perseguite con il sistema di certificazione volontaria ariaPulita™.
2. BIOCOMBUSTIBILI DI QUALITÀ. Introdurre criteri qualitativi e di certificazione dei combustibili legnosi: legna, cippato, pellet, bricchette.
3. PROFESSIONALITÀ. Garantire la professionalità degli installatori e manutentori attraverso un più preciso e definito percorso di formazione e aggiornamento.
4. MANUTENZIONE PERIODICA. Aggiornare i Catasti regionali dei generatori e intensificare la sorveglianza sull’applicazione delle norme vigenti.
5. BUONE PRATICHE. Avviare una campagna nazionale, rivolta ai consumatori per promuovere le buone pratiche per un uso corretto dei generatori a biomasse.
Per raggiungere questi obiettivi AIEL si impegna a:
- Assicurare lo sviluppo di ariaPulita™, il sistema di certificazione volontario degli apparecchi domestici alimentati a legna o pellet.
- Realizzare campagne informative sulla riqualificazione energetica e ambientale degli impianti a biomasse e dei sistemi fumari e per promuovere le buone pratiche di utilizzo degli impianti e dei combustibili.
- Attivare processi formativi per l’aggiornamento e la qualificazione professionale degli installatori e dei manutentori di impianti a biomasse legnose.
- Promuovere l’adozione della “guida rapida al corretto uso degli apparecchi domestici a legna e pellet” da allegare al libretto di uso e manutenzione degli impianti termici in vendita.
- Promuovere e favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte dell'industria per accelerare il processo di innovazione tecnologica per la riduzione delle emissioni.
Il Ministero dell’Ambiente da parte sua si impegna a:
- Proporre al Ministero dello sviluppo economico (MISE) l'estensione dell’incentivazione alla sostituzione degli impianti termici esistenti a biomassa con impianti a biomassa delle classi di qualità più elevate.
- Proporre al MISE di condizionare l’incentivazione della sostituzione degli impianti termici obsoleti alimentati a legna da ardere, bricchetti e cippato alla certificazione di tali biocombustibili solidi, (attraverso la certificazione Biomassplus?) al rispetto di idonee forme di tracciabilità e di criteri di sostenibilità ambientale volti ad assicurare, a parità di energia prodotta, una riduzione delle emissioni di inquinanti e di biossido di carbonio.
- Proporre al MISE un aggiornamento delle norme relative alla qualificazione degli installatori di impianti alimentati a fonti rinnovabili, con l’obiettivo di migliorare gli attuali percorsi formativi obbligatori.
L’accordo è aperto all'adesione delle Regioni e delle Province autonome che si impegnano ad intensificare e potenziare le operazioni di controllo degli impianti termici civili a biomasse per il rispetto degli obblighi di rilascio delle Dichiarazioni di Conformita?, della compilazione dei Libretti d’impianto e registrazione degli impianti termici civili a biomasse negli appositi Catasti Informatici regionali.
In allegato il testo completo dell’accordo