“Uno studio che offre un valido contributo all’obiettivo della totale rimozione di amianto dal territorio dell’UE e aiuterà gli operatori coinvolti nello smaltimento di rifiuti contenenti amianto in tutta Europa”. Così viene definita l’attività di ricerca Inail in materia di classificazione e smaltimento di rifiuti contenenti amianto da un recente articolo del Servizio news e informazioni “Science for Environment Policy” della Direzione generale Ambiente della Commissione Europea.
L’articolo fa riferimento a una pubblicazione del Gruppo di ricerca amianto del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail (Dit) e già apparsa sulla rivista scientifica internazionale “Waste Managment”, in cui vengono illustrati i contenuti del volume “Classificazione e gestione dei rifiuti contenenti amianto – Istruzioni operative Inail ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e degli ambienti di vita”, pubblicato nel 2015. “L’importanza della divulgazione, a livello europeo ed internazionale, della nostra attività di ricerca è strategica, - ha sottolineato Carlo De Petris, direttore del Dit - soprattutto sotto il profilo delle potenziali ricadute in termini di valutazione ed implementazione di efficaci politiche ambientali da parte dei soggetti preposti”.
Partendo dal programma per “liberare l’UE dall’asbesto”, approvato dalla Commissione Europea a marzo 2014, l’articolo riferisce di alcune incongruenze tra legislazione italiana e comunitaria in materia e mette a fuoco le criticità più rilevanti nello smaltimento dei rifiuti contenenti amianto e le soluzioni proposte dallo studio del Gruppo di ricerca. I ricercatori hanno individuato un nuovo sistema di classificazione con nuovi 21 codici e 100 tipologie di rifiuti contenenti amianto più ricorrenti. Dall’articolo emerge come il nuovo sistema di classificazione dei rifiuti contenenti amianto, sviluppato dai ricercatori Inail, sia efficace non solo per gli effetti sulle misure per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e sulla tutela ambientale, ma anche come modello che può essere applicato globalmente.