L'Anci ha pubblicato una nota sintetica sulle disposizioni di maggior interesse di Comuni e Città metropolitane contenute nel Milleproroghe convertito in legge dalla Camera (LEGGI TUTTO) e modificato durante l’esame da parte del Senato.
Di seguito riportiamo alcune delle misure contenute nel provvedimento. Per ulteriori approfondimenti clicca qui.
Proroga revisione norme tecniche per costruzioni (Art. 2, comma 4)
La norma proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 il termine per la verifica di vulnerabilità sismica sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.
Proroga criteri per qualifica rifiuti (Art. 11, comma 8 undecies)
La norma approvata in Senato, proroga di sei mesi la fine del monitoraggio sul decreto end of waste per i rifiuti da costruzione e demolizione (portandolo dal 4 maggio al 4 novembre 2023), parimenti viene prorogato il termine entro cui gli impianti dovranno adeguare le autorizzazioni (il nuovo termine sarebbe quindi il 4 maggio 2024). Con tale proroga si vuole dare atto delle problematiche poste dai riciclatori circa i valori troppo stringenti di alcuni inquinanti consentiti per il recupero, consentendo al Ministero di rivedere la sua posizione in merito.
Esenzione autorizzazione paesaggistica dehors (Art. 1, comma 22 quinquies)
La norma, approvata in Senato, proroga ulteriormente, fino al 31 dicembre 2023, l’applicazione delle misure di semplificazione per i pubblici esercizi di cui all’articolo 9 ter, comma 5, del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137, salva disdetta dell’interessato.
Pertanto, fino al 31 dicembre 2023, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei titolari di pubblici esercizi, di strutture amovibili quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli artt. 21 e 146 del Codice dei beni culturali di cui al D.lgs n. 42/2004 ed è disapplicato il limite temporale di cui all'articolo 6, c. 1, lettera e-bis), del DPR n. 380/2001.
Digitalizzazione PA (Art. 1 ter)
L’art. 1-ter, introdotto dal Senato, prevede che i termini temporali riferiti agli strumenti di acquisto e agli accordi quadro realizzati dalla Consip S.p.A. e dai soggetti aggregatori aventi ad oggetto i servizi di gestione e manutenzione dei sistemi IP e quelli aventi ad oggetto servizi di connettività del Sistema pubblico di connettività, la cui durata contrattuale non sia ancora scaduta alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente provvedimento, siano prorogati al 31 dicembre 2023. Analogamente, gli importi e i quantitativi massimi ad essi riferiti sono incrementati in misura pari al 50 per cento del valore iniziale, purché detti strumenti non siano già stati prorogati e incrementati da precedenti disposizioni legislative e fatta salva la facoltà di recesso dell’aggiudicatario con riferimento a tale incremento, da esercitare entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del provvedimento d'urgenza in questione. La disposizione in esame è volta a favorire la più ampia digitalizzazione dei servizi e delle attività della pubblica amministrazione.
Proroga termini presentazione della dichiarazione IMU per il 2021 (Art. 3, comma 1)
La norma proroga al 30 giugno 2023 i termini della presentazione della dichiarazione IMU 2021, da parte dei soggetti passivi di tale imposta. Viene modificato quindi l’articolo 35, comma 4, del decreto-legge n. 73 del 2022 che aveva differito al 31 dicembre 2022 i termini per la presentazione della dichiarazione IMU per il 2021.
Proroga esclusione amministrazioni pubbliche da aggiornamento variazione indici ISTAT per locazioni (Art. 3, comma 4)
La norma proroga per l’anno 2023 le norme in materia di razionalizzazione del patrimonio pubblico e di riduzione dei costi per locazioni passive, che escludono le amministrazioni pubbliche dall’aggiornamento relativo alla variazione degli indici ISTAT del canone dovuto per l'utilizzo in locazione passiva di immobili per finalità istituzionali.
Alleggerimento oneri da indebitamento e utilizzo risparmi per le maggiori spese energetiche (Art. 3 ter)
L’articolo 3-ter approvato in Senato approva alcune importanti disposizioni in materia di indebitamento degli enti locali:
• il comma 1 estende fino al 2025 la possibilità di utilizzare senza vincoli di destinazione, quindi anche per spese correnti, i risparmi derivanti da operazioni di rinegoziazione dei mutui e riacquisto di titoli obbligazionari emessi;
• il comma 2 consente agli enti locali nel corso del 2023, in considerazione dell’emergenza energetica in corso, di rinegoziare o sospendere con deliberazione di giunta, anche in esercizio provvisorio, la quota capitale di mutui e altre forme di prestito, fermo restando l’obbligo di provvedere successivamente alle relative iscrizioni nel bilancio di previsione;
• sempre in considerazione dei maggiori costi energetici, il comma 3 interviene nella facilitazione dell’attuazione di eventuali accordi siglati tra ABI e le associazioni rappresentative degli enti locali, permettendo che eventuali sospensioni della quota capitale 2022/2023 dei mutui bancari possano avvenire in deroga alle regole dell’art. 204 TUEL e senza la verifica di convenienza di cui all’art. 41 della legge 448 del 2001. La norma dispone inoltre che le sospensioni in questione non rendano necessario il rilascio di nuove garanzie, prorogando (di un anno) le garanzie già originariamente prestate, in coincidenza con l’allungamento della durata del mutuo stabilito dall'accordo.
Ambedue le norme di facilitazione procedurale potranno avere effetti concreti solo in presenza di effettive operazioni di rinegoziazione da parte della Cassa Depositi e Prestiti e/o delle banche.
Inoltre, il riferimento alla dinamica dei costi energetici quale elemento motivazionale della norma in commento non configura un esplicito vincolo di destinazione delle economie derivanti dalle rinegoziazioni.
Proroga del termine per l’aggiudicazione di interventi edilizia scolastica zero- sei anni (Art. 5, comma 2)
La norma, richiesta dall’ANCI, proroga il termine massimo fissato ora al 31 marzo 2023 al 31 maggio 2023 per l’aggiudicazione degli interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di asili nido e scuole infanzia di cui al comma 59, L. 160/2019, rientranti nel PNRR, consentendo così agli enti locali beneficiari dei finanziamenti di attuare concretamente gli interventi, anche in considerazione dell’ampio arco temporale registrato dalla pubblicazione delle graduatorie alla sottoscrizione degli accordi di concessione del finanziamento.
Proroga termini per la messa a norma antincendio edifici servizi educativi e scolastici (Art. 5, comma 5)
La norma differisce al 31 dicembre 2024 i termini per l’adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici e i locali adibiti a scuola e ad asilo nido. Inoltre, con un emendamento approvato dalle commissioni viene esteso tale termine anche per le strutture nell'ambito delle quali sono erogati percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), ITS Academy.
Incentivazione investimenti pubblici in relazione ai contratti pubblici sopra soglia (Art. 10, comma 8)
La norma proroga l’applicabilità fino al 30 settembre 2023 della possibilità di ricorrere alla procedura negoziata, ex art. 63 del d.lgs. 50/2016, per l'affidamento delle attività di esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo pari o superiore alle soglie comunitarie di cui al Codice dei Contratti Pubblici (ex art. 2, comma 3, del dl 76/2020) anche agli operatori economici con sede operativa collocata in aree di crisi industriale che abbiano acquistato, nei dodici mesi successivi alla cessazione dello stato di emergenza da COVID–19, stabilimenti o aziende ubicate in dette aree.
Proroga termini affidamenti lavori Comuni per messa in sicurezza edifici (Art. 10 bis)
La norma approvata in Senato, prevede che la proroga dei termini per l'affidamento dei lavori di realizzazione delle opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio dei Comuni (di cui all’articolo 1 comma 143 della legge 145 del 2018-legge di bilancio 2019), già stabilita al 31 marzo 2023 dal d.l. aiuti quater, sia estesa agli interventi che scadono tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022.
Riperimetrazione dei siti contaminati di interesse nazionale (Art.11, comma 5)
La norma proroga al 1 gennaio 2024 il termine (previsto dall’art. 17-bis del D.L. 152/2021) entro il quale va fatta la ricognizione e la riperimetrazione dei siti contaminati attualmente classificati di interesse nazionale ai fini della bonifica. Si ricorda che a tal fine è prevista l’adozione, sentiti la regione e gli enti locali interessati, di uno o più decreti del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica.
Sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale (Art. 11, comma 8)
La norma proroga fino al 30 giugno 2023, la sospensione dell’efficacia delle clausole contrattuali che consentono all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo. Precisa, inoltre, che tale sospensione non si applica alle clausole che consentono all’impresa fornitrice di aggiornare le condizioni economiche contrattuali alla loro scadenza.