Un comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri rende noto che il 22 febbraio 2023 e' stato emanato il decreto del direttore generale competitivita' ed efficienza energetica del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, con il quale sono state approvate le linee guida proposte da ISPRA per la redazione dei piani di monitoraggio o di gestione dell'impatto sulla qualita' del suolo e sul carbonio nel suolo, ai sensi l'art. 42, comma 6, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199.
Detto provvedimento e' pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, nell'apposita sezione dedicata alla normativa di settore.
Gli adempimenti previsti al comma 6 dell’articolo 42 del Decreto Legislativo 199/2021, ovvero “Nel caso di biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa prodotti a partire da rifiuti e residui provenienti da terreni agricoli, gli operatori economici che li producono dispongono di piani di monitoraggio o di gestione dell'impatto sulla qualità del suolo e sul carbonio nel suolo, …” sono il fondamento della proposta di “Utilizzo rifiuti e residui da terreni agricoli per la produzione di biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa. Linee guida per il monitoraggio della qualità e del carbonio del suolo” elaborata da un Gruppo di Lavoro multidisciplinare dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
I rifiuti e i residui provenienti da terreni agricoli sono i residui primari derivanti dalle attività produttive agricole e dalla raccolta dei prodotti agricoli sia a scopo alimentare sia come materie prime per le produzioni non alimentari.
Il carbonio organico è determinante nel regolare le principali funzioni chimiche, fisiche e biologiche del suolo, come la capacità di ritenzione idrica, la porosità e la permeabilità, la capacità di scambio cationico, la biomassa e la diversità della comunità microbica e le attività enzimatiche. Uno sviluppo rilevante da analizzare è l’evoluzione dei livelli di nutrienti nel suolo, che potrebbero esaurirsi a seguito della rimozione continua e mancato interramento in loco dei residui colturali utilizzati come biomassa per la produzione di energia. Altro elemento di potenziale criticità ambientale è l’aumento del rischio di erosione del suolo per eventi atmosferici (vento e pioggia).
Lo sviluppo di un progetto per la produzione di biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa a partire da rifiuti e residui provenienti da terreni agricoli necessita della valutazione degli impatti ambientali derivanti dalle attività di asportazione di rifiuti e residui provenienti dai terreni agricoli.
Scopo del documento è fornire agli operatori economici uno strumento facilmente fruibile per il monitoraggio della qualità e del contenuto del carbonio organico dei suoli interessati dalle asportazioni, al fine di stimare le variazioni in seguito alle attività del progetto di utilizzo di rifiuti e residui colturali per la produzione di biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa, garantendone la sostenibilità ambientale.