Informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della gestione dei rifiuti radioattivi e sul progetto di realizzazione di un Deposito Nazionale, infrastruttura di superficie dove sistemare tutti questi residui, oggi stoccati in decine di depositi temporanei distribuiti nel Paese.
È questo l'obiettivo della campagna informativa “Scriviamo insieme un futuro più sicuro”, che Sogin (la società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) lancia sul web a partire da lunedì 2 febbraio 2015.
COINVOLTI OLTRE 10MILA SITI INTERNET. La campagna, della durata di tre mesi, sarà diffusa sul web attraverso il portale futurosicuro.info, nonché spot, banner e annunci su Google, YouTube, e oltre 10 mila siti internet.
L’animazione della campagna è incentrata intorno al gesto di una mano che cancella e riscrive poche parole all’interno di quattro frasi. Ogni frase evoca temi legati alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti radioattivi, generati in passato e continuamente prodotti da ricerca scientifica, applicazioni mediche e attività industriali. Attraverso questo gioco di sostituzione di parole, il senso di ciascuna frase cambia. Si passa da espressioni che evocano timore e disinteresse, diffusi su questo tema, a frasi che sollecitano, invece, un approccio partecipato e proattivo.
Questo messaggio è racchiuso nello slogan “Scriviamo insieme un futuro più sicuro”, che sottolinea il carattere partecipativo del percorso avviato per l’individuazione dell’area idonea ad ospitare il Deposito Nazionale. Tale iter consentirà di approdare ad una scelta condivisa finalizzata alla messa in totale sicurezza di tutti i rifiuti radioattivi e, con essa, anche alla chiusura del ciclo del nucleare in Italia.
PROPOSTA LA CARTA DELLE AREE POTENZIALMENTE IDONEE AD OSPITARE IL DEPOSITO NAZIONALE. Al riguardo, lo scorso 2 gennaio Sogin ha consegnato all’Autorità di controllo ISPRA la proposta di Carta delle Aree Potenzialmente Idonee ad ospitare il Deposito Nazionale, rispettando i tempi previsti dalla normativa. Tale Carta, dopo l'approvazione da parte di ISPRA e dei Ministeri competenti, verrà resa pubblica e sarà quindi avviata una fase di consultazione che culminerà in un Seminario Nazionale al quale saranno invitati a partecipare tutti i soggetti interessati al progetto.