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Riforma appalti, 200 milioni in più in progettazione con abolizione incentivo 2% per i tecnici PA

La stima dell'Oice in un quadro però che vede cinque mesi consecutivi di discesa del mercato. A novembre calo del 36,8%

martedì 15 dicembre 2015 - Redazione Build News

progettazione_gare_oice

Con l'abolizione del 2% di incentivo ai tecnici della P.A. che progettano, prevista nel disegno di legge con le deleghe al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE su appalti e concessioni, l'Oice stima che “possano essere messi sul mercato almeno 200 milioni di progettazione, se è vero che il totale dei servizi di ingegneria e architettura svolti in house ammonta a circa 1,3 miliardi e se si presume che l'assenza di incentivo porti a mettere in gara le prestazioni progettuali”.

Lo ha detto il presidente Oice Patrizia Lotti commentando i dati dell’osservatorio sul mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura, aggiornato al 30 novembre.

Sarebbe questo un grandissimo risultato per il quale l'OICE si è fortemente battuta in questi ultimi 15 anni e che, unitamente alla limitazione dell'appalto integrato, dovrebbe ridare spazi di mercato ai progettisti e, soprattutto, maggiore qualità alle progettazioni. Tutto questo, ad oggi, – ha concluso Lotti – è purtroppo ancora un auspicio che deve essere concretizzato dal varo del ddl e dall'adozione del decreto delegato.

CALO DEL 36,8% A NOVEMBRE. I nuovi dati dell'osservatorio Oice-Informatel parlano di un -36,8% su novembre 2014; negli undici mesi del 2015 il valore delle gare pubblicate scende del 14,5% sugli stessi mesi del 2014. Infatti le gare rilevate nel mese di novembre sono state 320 (di cui 28 sopra soglia), per un importo complessivo di 36,9 milioni di euro (26,1 sopra soglia). Rispetto a novembre 2014 il numero dei bandi cresce dello 0,6% (-20,0% sopra soglia e +3,2% sotto soglia) mentre il loro valore, come detto, cala del 36,8% (-43,0% sopra soglia e -14,1% sotto soglia).

Negli undici mesi del 2015 sono state indette complessivamente 3.587 gare (di cui 306 sopra soglia), per un valore complessivo di 407,8 milioni di euro (274,5 sopra soglia). Il confronto con lo stesso periodo del 2014 è negativo: mentre il numero delle gare sale del 4,9%, il loro valore scende del 14,5%.

Sono ormai cinque i mesi consecutivi di discesa del mercato – ha dichiarato il Presidente OICE – siamo di fronte ad un cambio di direzione rispetto alla pur timida ripresa del 2014, questo ci preoccupa molto, perché ci sembra di vedere un disimpegno della Pubblica Amministrazione dagli investimenti in infrastrutture. Il dato negativo dei servizi puri di ingegneria è confermato dal vero e proprio crollo delle gare di esecuzione di lavori e servizi di ingegneria e architettura (appalti integrati, finanza di progetto e concessioni) che negli undici mesi del 2015 perdono il 45,2% rispetto all’anno precedente. Continuando così non sembra che si possa neanche lontanamente parlare di ripresa. Se a questo aggiungiamo che la quota di servizi di ingegneria e architettura svolta dalle amministrazioni al loro interno o tramite modelli in house, soprattutto a livello locale, raggiunge più di 2/3 del mercato complessivo, capiamo bene come le società, gli studi e i professionisti difficilmente possono guardare al 2016 con ottimismo.

RIBASSI. Sono sempre eccessivi i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti a novembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2014, è al 29,7%. Le prime informazioni sulle principali gare indette nel 2015 e già aggiudicate ci danno un ribasso medio del 38,1%.

POSIZIONE DELL’ITALIA RISPETTO AGLI ALTRI PAESI EUROPEI. La posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei si rileva dal numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, che è passato dalle 318 dei primi undici mesi del 2014 alle 306 del 2015, -3,8%. Nell'insieme dei Paesi dell'Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta, nello stesso periodo, una forte crescita, +29,2%. Sempre molto modesta, all’1,8%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di Paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 32,4%, Germania 19,5%, Polonia 10,4%, Svezia 4,8%, Gran Bretagna 4,8%.

GARE MISTE. L’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, general contracting, project financing, concessioni di realizzazione e gestione), scende in valore e in numero: il valore messo in gara tra gennaio e ottobre cala del 45,2% rispetto ai primi undici mesi del 2014, mentre il numero cala del 3,9%. Negli stessi mesi anche gli appalti integrati, considerati da soli, hanno lo stesso andamento: calano del 49,1% in valore e del 4,7% in numero. Il valore dei servizi di ingegneria e architettura compresi nei bandi per appalti integrati rilevati in tutto il 2015 è stato di circa 89,5 milioni di euro.

Leggi anche: “Delega Appalti, la commissione del Senato licenzia il testo senza modifiche

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