“Inarsind non può non lamentare che tra i criteri consegnati alla Camera non venga menzionata l’eliminazione degli incentivi al 2% per i progettisti in house della pubblica amministrazione”.
Il sindacato nazionale degli ingegneri e architetti liberi professionisti commenta il disegno di legge delega per il recepimento delle nuove direttive europee sugli appalti, come uscito dal Senato e ora all'esame della Camera.
Il Senato ha consegnato alla Camera 56 criteri cui uniformare la nuova legge sugli appalti che si prevede possa entrare in vigore entro la fine dell’anno. Tali criteri – ricorda in premessa Inarsind - saranno esaminati, eventualmente integrati ed emendati ed infine approvati e trasmessi al Governo, che procederà alla scrittura dell’articolato di legge.
INCENTIVI 2% PROGETTISTI PA, ATTESE MODIFICHE ALLA CAMERA. Per quanto riguarda l'auspicata cancellazione degli incentivi al 2% per i progettisti in house della PA, Inarsind spera “in un positivo intervento della Camera. Ma questa volta ci crediamo, perché ci sono tutti i presupposti”.
Nella mattinata del 18 giugno scorso, contemporaneamente alla votazione in Senato, si è svolto all’Auditorium dell’Ara Pacis un convegno organizzato dall’Oice con la partecipazione dell’Efca, della Fidic e di Inarsind, associato Fidic. Intervenendo al convegno l’on. Mariani, relatrice designata alla Camera, ha sostenuto con forza la necessità di eliminare il 2% e di limitare la progettazione “in house” degli Enti. Il 2% sarà riconosciuto ai tecnici dipendenti pubblici quale incentivo per la programmazione ed il controllo sulle opere pubbliche con un provvedimento da concordare con il ministro Madia.
GOLD PLATING. La dottoressa Manzione, Capo Dipartimento Affari Giuridici e Amministrativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cioè la persona che dovrà materialmente curare la stesura dell’articolato di legge, ha confermato che si terrà fede al “gold plating” ovvero non verranno imposte norme più stringenti rispetto ai vincoli comunitari ed il testo sarà limitato a circa 100 articoli, da scrivere con chiarezza terminologica.
RIPRISTINATO IL “FONDO DI ROTAZIONE DEI PROGETTI”. Di ritorno dal Senato, dopo la votazione all’unanimità, il vice ministro Nencini, visibilmente soddisfatto, ha fornito all’uditorio una ulteriore notizia che anche Inarsind accoglie favorevolmente: ovvero il ripristino del “fondo di rotazione dei progetti” che in passato ha dato ottimi risultati.
LE MODIFICHE CHE INTERESSANO GLI ISCRITTI A INARSIND. “Le modifiche che interessano gli iscritti al nostro sindacato, notoriamente titolari di piccoli e medi studi professionali, sono molteplici e tutte apprezzabili”, sottolinea Inarsind, che indica in particolare le seguenti:
– intervenire sul numero delle stazioni appaltanti, portandole dalle attuali 36 mila a sole 200, con criteri di qualificazione sulla base dell’effettiva capacità tecnica e organizzativa, al fine di ottenere qualità, efficienza e professionalità; con l’auspicio che il ridotto numero di stazioni appaltanti sia comunque tale da garantire la corretta e sollecita gestione di tutti gli appalti;
– utilizzare, per l’aggiudicazione degli appalti pubblici, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;
– creare, presso l’ANAC, un albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici di appalti pubblici, prevedendo per l’iscrizione specifici requisiti di moralità, competenza e professionalità;
– assegnare i componenti alle commissioni giudicatrici mediante pubblico sorteggio da una lista di candidati indicati dall’ANAC alle stazioni appaltanti nel rispetto del principio di rotazione;
– regolare, nel caso di appalti di valore inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, i casi e le soglie di importo entro le quali è consentito il ricorso al criterio di aggiudicazione con il prezzo più basso o il massimo ribasso d’asta, con esclusione delle offerte anomale;
– abolire l’appalto integrato, che si ripercuote negativamente per le imprese ed i professionisti; o quanto meno, nei casi ammessi, prevedere di norma la messa a gara del progetto esecutivo;
– migliorare, per i giovani professionisti, le condizioni di accesso al mercato dei servizi di architettura e ingegneria ed agli altri servizi professionali dell’area tecnica.