Sfruttare al meglio gli spazi di manovra concessi dalle nuove direttive europee, semplificare le procedure, valorizzare i criteri di qualità e tutelare la filiera corta.
Questi gli obiettivi della nuova legge sugli appalti pubblici approvata dalla Giunta della provincia autonoma di Bolzano, dopo un lavoro di elaborazione (oltre 70 incontri) che ha visto la partecipazione dei gruppi di interesse e delle Università di Trento e Innsbruck e dopo aver preso in considerazione una decina di osservazioni presentate dal Consiglio dei Comuni.
ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE EUROPEE DEL 2014. Composta da 60 articoli, la nuova legge recepisce le nuove direttive UE del 2014 e introduce una serie di semplificazioni organizzative e burocratiche, allo scopo di rendere più flessibili le procedure di aggiudicazione e dare maggiore certezza del diritto.
Alcuni punti essenziali delle direttive europee sono stati direttamente recepiti nel ddl, tra cui il principio della rafforzata attenzione verso gli aspetti ecologici e sociali. Un altro punto centrale dell'azione legislativa riguarda un migliore accesso alle procedure per le piccole e medie imprese. Per sostenere il tessuto economico locale e rafforzare la competitività delle PMI, sarà dato più peso ai criteri di qualità e alle produzioni locali. Verrà infatti inserita nella procedura standard anche l'analisi dei costi collegati al ciclo di vita del prodotto, tenendo in considerazione il cosiddetto km zero.
GARE A INVITI, RADDOPPIA IL VALORE DI SOGLIA. Tra i passaggi-chiave nel settore della costruzione di opere pubbliche, dove è previsto il frazionamento dell'appalto in lotti, vi è il raddoppio del valore di soglia entro cui sono ammesse le procedure semplificate delle gare a inviti, che è stato portato da 1 a 2 milioni di euro. Negli appalti relativi a forniture con importo fino a 207.000 euro, la progettazione può essere eseguita in un solo livello, con la scelta dell'affidatario tra un gruppo ristretto di candidati senza ricorrere alla gara europea. Sono inoltre previste procedure ad hoc nel settore dei servizi alla persona, con agevolazioni per le aziende no profit, in maniera particolare le cooperative sociali. Alcune gare, infatti, potrebbero essere bandite escludendo coloro che operano a scopo di lucro, creando così una corsia preferenziale per l'assegnazione diretta dei servizi.
Il disegno di legge della Giunta sarà la prossima settimana all'esame della Commissione legislativa in Consiglio provinciale prima della votazione finale nel plenum.