Fisco

Riforma appalti, via libera con modifiche al ddl delega dalla commissione Lavori pubblici del Senato

Tra le novità il vincolo di un regime obbligatorio per la revisione dei prezzi al verificarsi di situazioni oggettivamente particolari ed imprevedibili. Prevista la tutela del Made in Italy nelle forniture pubbliche, garantendo la quota maggioritaria di prodotti italiani

mercoledì 9 marzo 2022 - Redazione Build News

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La commissione Lavori pubblici del Senato ha ieri approvato con modifiche il disegno di legge “Delega al Governo in materia di contratti pubblici”, che da oggi va all'esame dell'Assemblea di Palazzo Madama.

"Grazie al contributo della Lega sono state inserite nella riforma degli appalti iniziative concrete per semplificare la disciplina che regola i contratti pubblici, con il duplice obiettivo di garantire chiarezza e sostegno alle nostre attivita' mettendo in risalto le nostre eccellenze”, dichiarano i senatori della Lega in commissione Lavori pubblici: Simona Pergreffi (capogruppo e relatrice del provvedimento), Maurizio Campari, Stefano Corti, Gianfranco Rufa, Valeria Sudano. “Bene l'approvazione in commissione della proposta che tutela il Made in Italy nelle forniture pubbliche, garantendo la quota maggioritaria di prodotti italiani rispetto a quelli di altri paesi, e di quella che impone la semplificazione delle regole che configurano l'illecito professionale, individuando precisamente le cause per l'esclusione dai bandi. Ottima notizia anche il via libera alla possibilità di suddividere o accorpare gli appalti in lotti, che valorizza le PMI e le micro imprese dei territori, ed il vincolo di un regime obbligatorio per la revisione dei prezzi al verificarsi di situazioni oggettivamente particolari ed imprevedibili, fondamentale per garantire l'aderenza dei costi al reale andamento del mercato”, sottolinea la nota.

"La parola chiave è semplificazione”, dichiara Teresa Bellanova, vice ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. “Non solo nelle fasi di affidamento ed esecuzione ma, come già indicato anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche in quella di pianificazione, programmazione e progettazione, per garantire prassi standardizzate e virtuose capaci di incidere realmente e fattivamente sull'attuale quadro regolatorio e soprattutto sulla velocizzazione dei processi attuativi guadagnando qualità, efficacia, trasparenza, garantendo finalmente alla pubblica amministrazione quel ruolo strategico da tempo invocato, spesso impedito da una malintesa burocrazia, nel rilancio e nello sviluppo del Paese”, ha evidenziato Bellanova.

"Molti di noi in questi anni hanno più volte ed evidentemente non a torto invocato la semplificazione delle norme in materia di contratti pubblici come obiettivo imprescindibile per l'efficiente realizzazione delle infrastrutture ed il rilancio dell'attivita' imprenditoriale del nostro Paese. Obiettivi irrinunciabili, se si vuole concretamente garantire la piena ripresa dell'economia italiana dopo la pandemia da Covid-19. Questo nuovo quadro regolatorio adesso ha dalle sue tutte le condizioni per essere definito, grazie alla legge delega che abbiamo discusso in Commissione e che adesso, arricchita dal lavoro parlamentare, approda in Aula”, aggiunge il viceministro.

“Principio della semplificazione che va di pari passo con quello della sostenibilita'. Sostenibilità ambientale, in quanto saranno introdotte misure volte a garantire il rispetto dei criteri di responsabilita' energetica e ambientale nell'affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, attraverso la definizione di criteri ambientali minimi da rispettare obbligatoriamente e differenziati per tipologie ed importi di appalto. E sociale, favorendo la partecipazione delle Pmi alle procedure d'appalto, escludendo la possibilita' di effettuare, in sede di offerta, ribassi relativamente ai costi della manodopera e della sicurezza, prevedendo l'applicazione delle medesime tutele economiche e normative per tutti i lavoratori impiegati nell'esecuzione dell'appalto (ivi compresi dunque quelli dei subappaltatori), garantendo, mediante l'inserimento dei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti di specifiche clausole volte a garantire la stabilita' occupazionale ed a promuovere le pari opportunita' generazionali, di genere e di inclusione lavorativa”, conclude Bellanova.

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