Allineamento delle tariffe di rete ai costi del servizio, utilizzo razionale delle risorse, promozione delle iniziative di efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili, semplificazione e una maggiore trasparenza dei documenti di fatturazione.
Sono questi gli obiettivi del processo di riforma delle tariffe elettriche avviato dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico con la deliberazione 204/2013/R/eel, finalizzato a superare l’attuale struttura progressiva delle tariffe elettriche rispetto ai consumi.
Ad una prima consultazione (DCO 34/2015/R/eel), ha fatto seguito il documento di consultazione “DCO 293/2015/R/eel “Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica – Orientamenti finali”.
LA POSIZIONE DI ASSORINNOVABILI. Nell’ambito della precedente consultazione, assoRinnovabili si era espressa con estremo favore verso l’eliminazione della progressività, considerando un sistema basato sull’aumento dei corrispettivi unitari per kWh al crescere dell’entità dei prelievi ormai anacronistico e un ostacolo all’investimento nell’elettrificazione dei consumi energetici degli utenti.
In particolare, in relazione alle quattro differenti opzioni tariffarie proposte nel primo documento di consultazione (T0, T1, T2, T3), l’Associazione aveva espresso preferenza per la tariffa T0, rispetto alla T2 inizialmente favorita dall’Autorità, ritenendola quella più favorevole allo sviluppo di interventi di generazione distribuita da fonti rinnovabili e di risparmio energetico, in virtù del maggior peso del costo al kWh e del conseguente maggior risparmio derivante dall’introduzione di sistemi finalizzati all’autoconsumo e/o al risparmio energetico.
L'AEEGSI OPTA PER L'OPZIONE T3. L’Autorità, in seguito al primo processo di consultazione e ritenendo di dover mantenere in prima battuta la differenziazione tra clienti residenti e non residenti, ha modificato la propria preferenza optando per l’opzione T3, che è stata rinominata TD. Secondo l’Autorità l’opzione TD, rispetto alla T0, ridurrebbe l’impatto di spesa sui clienti residenti, stimolerebbe maggiormente l’elettrificazione dei consumi e prevedrebbe una struttura tariffaria per i servizi di rete più aderente ai costi dei servizi.
AUTOCONSUMO. Con particolare riferimento all’autoconsumo, assoRinnovabili ha constatato con favore che nella presente consultazione l’Autorità pone maggiore attenzione nei riguardi di uno degli obiettivi previsti dalla normativa primaria ovvero la promozione di iniziative di sviluppo delle fonti rinnovabili. Infatti, l’opzione tariffaria TD è certamente più favorevole allo sviluppo della generazione distribuita rispetto all’opzione T2 in virtù del maggior peso del costo al kWh e con particolare riferimento ai clienti residenti, che rappresentano la maggioranza dei clienti domestici in Italia.
Se quindi la scelta dell’opzione tariffaria TD pare essere, in prima battuta, condivisibile, tuttavia l’Associazione ritiene che nel documento l’Autorità avrebbe dovuto evidenziare più chiaramente gli impatti dell’opzione tariffaria TD nella fase “a regime”, nello scenario (al momento solo ipotetico - come esplicitato nella scheda tecnica, oltre che nel paragrafo 9, punto 7, del DCO) di annullamento delle differenze tariffarie tra clienti residenti e non residenti, volto ad eliminare l’asimmetria insita nella struttura delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema.
In questo modo, infatti, sarebbe emerso che l’opzione tariffaria TD “a regime”, in riferimento all’obiettivo di “accettabilità diffusa”, risulta di fatto analoga alla T0, che rimane però preferibile anche nei riguardi dell’obiettivo di stimolo all’utilizzo di fonti rinnovabili e autoconsumo.
ANALISI DELL’IMPATTO DELLA NUOVA STRUTTURA TARIFFARIA SULLE INSTALLAZIONI DI NUOVI IMPIANTI DI GENERAZIONE DISTRIBUITA. In relazione al medesimo obiettivo, l’Associazione ritiene inoltre che per una valutazione più attendibile degli effetti della riforma - e della relativa preferenza di un’opzione rispetto ad un’altra – sarebbe necessaria un’analisi dell’impatto della nuova struttura tariffaria sulle installazioni di nuovi impianti di generazione distribuita, ovvero su quegli utenti non già dotati di un piccolo impianto a fonti rinnovabili, ma che potrebbero ricorrere in futuro all’autoproduzione al fine di minimizzare la propria spesa energetica.
Alla luce di quanto sopra anticipato, assoRinnovabili ritiene che, se possa ritenersi ragionevole applicare l’opzione tariffaria TD in un periodo transitorio, andrebbe valutato più approfonditamente il suo impatto a regime, con la finalità di adottare un sistema in grado di garantire un maggior incentivo al risparmio energetico ed alla diffusione delle fonti rinnovabili (quindi più vicino all’attuale opzione tariffaria T0, eventualmente migliorata).
L’Associazione, infine, come già sottolineato in occasione della precedente consultazione, condivide l’opportunità di prevedere un adeguato sistema di “bonus sociale” in grado di mitigare l’impatto della riforma tariffaria sulle categorie di clienti domestici non in grado di sostenere la variazione della spesa annua prevista.
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