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Riforma degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), in vigore la Legge

Pubblicata in GU la Legge 15 luglio 2022, n. 99 vigente dal 27 luglio. Ai nuovi ITS è affidato il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali

mercoledì 27 luglio 2022 - Redazione Build News

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È in vigore da oggi 27 luglio 2022 la Legge 15 luglio 2022, n. 99 (in allegato), recante “Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.173 del 26 luglio.

Si tratta della riforma organica degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), uno dei punti qualificanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’Istruzione.

Gli ITS acquisiscono il nome di Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Ai nuovi ITS è affidato il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. Queste istituzioni avranno, inoltre, il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

CHI PUÒ ISCRIVERSI. Possono iscriversi a questi percorsi giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore.

COME CAMBIERÀ L’OFFERTA FORMATIVA. Ogni ITS Academy farà riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche che saranno definite per decreto. L’offerta didattica sarà finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese, coerentemente con l’offerta lavorativa dei rispettivi territori. Sicurezza digitale, transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità sostenibile sono alcuni degli ambiti che si vogliono potenziare.

I percorsi formativi saranno suddivisi in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework - EQF): quelli di quinto livello EQF, di durata biennale, e quelli di sesto livello EQF, di durata triennale. Si articoleranno in semestri comprendenti ore di attività teorica, pratica e di laboratorio.

L’attività formativa sarà svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte orario, potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio.

UNA NUOVA GOVERNANCE. Per dare vita a un nuovo ITS in una provincia sono necessari: almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa provincia, con un’offerta formativa attinente; una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa da quella sede della fondazione; una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’ITS Academy; un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un Ente di ricerca. Le istituzioni AFAM vengono equiparate alle università e non sarà più obbligatoria la presenza degli Enti locali.

I requisiti e gli standard minimi per l’accreditamento delle nuove realtà saranno definiti con decreto del Ministro.

LE RISORSE. Il sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore è finanziato con un apposito Fondo presso il Ministero dell’Istruzione la cui dotazione è di 48.355.436 euro annui a decorrere dal 2022.

L’ORIENTAMENTO. La riforma definisce anche misure per fare conoscere queste realtà formative ai giovani e alle famiglie e per promuovere scambi di buone pratiche tra ITS Academy. Sono previste campagne informative, attività di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi. Vengono, inoltre, costituite “reti di coordinamento di settore e territoriali”, per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse.

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