Via libera definitivo dall'Aula della Camera alla proposta di legge “Delega al Governo per la riforma del sistema dei confidi”, già approvata dal Senato.
L'obiettivo della legge è quello di favorire l'accesso al credito per le piccole e medie imprese e per i liberi professionisti.
I confidi - consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi – sono i soggetti che, ai sensi della legge sui confidi (art. 13 del decreto-legge n. 269 del 2003), svolgono l'attività di rilascio di garanzie collettive dei fidi e i servizi connessi o strumentali a favore delle piccole e medie imprese o dei liberi professionisti associati, nel rispetto delle riserve di attività previste dalla legge. La garanzia dei confidi è rappresentata da un fondo al quale contribuiscono tutti i soci del consorzio.
I confidi sono costituiti da piccole e medie imprese industriali, commerciali, turistiche e di servizi, da imprese artigiane e agricole, come definite dalla disciplina comunitaria, nonché da liberi professionisti (articolo 13, comma 8, del decreto-legge n. 269 del 2003).
LE NOVITÀ. «Con il varo della legge delega sulla riforma dei confidi si apre una nuova stagione di crescita per i liberi professionisti, che potranno investire con il supporto dei confidi per sviluppare la loro attività su un mercato dei servizi sempre più competitivo. Il provvedimento approvato ieri alla Camera, accogliendo le nostre osservazioni, punta infatti a rafforzare il sistema dei consorzi di garanzia fidi a vantaggio delle Pmi e dei professionisti, migliorandone le condizioni di accesso al credito».
Così il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, che esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto che «favorirà senza dubbio il rilancio dei consorzi di garanzia fidi promossi da Confprofessioni dedicati ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi».
«La legge delega al Governo disegna un nuovo ruolo strategico dei confidi delle professioni, soprattutto alla luce del riconoscimento dell'accesso dei professionisti ai fondi strutturali europei, introdotto dalla legge di Stabilità 2016» ha aggiunto Stella. «I Confidi del sistema confederale, nel loro ruolo di intermediari finanziari, potranno infatti veicolare i fondi della Banca europea degli investimenti e del Fondo europeo degli investimenti, per contro-garantire una parte del rischio di credito e favorire quindi migliori condizioni di finanziamento al sistema professionale».
«Si tratta di un'opportunità che tende a semplificare la raccolta di risorse pubbliche e private» ha aggiunto Stella. «In questo ambito le Casse di previdenza private possono svolgere un ruolo fondamentale a sostegno dell'attività economica e sociale dei liberi professionisti, intervenendo direttamente nel capitale dei confidi oppure alimentando i fondi rischi dei consorzi al fine di erogare garanzie a favore di istituti bancari e facilitare ulteriormente l'accesso al credito da parte dei professionisti».