“Se e quando si vorrà far ripartire la riforma del catasto, sarà opportuno fare tesoro dell’esperienza pregressa. In particolare, occorrerà definire con un congruo anticipo l’assetto del prelievo immobiliare da applicare alle rinnovate basi imponibili. Nel frattempo, tuttavia, è auspicabile fin da ora intervenire con alcune misure per mitigare le sperequazioni più evidenti e rilanciare il settore”. È quanto affermato da Mirco Mion, presidente di AGEFIS, l’Associazione dei Geometri Fiscalisti, nel corso dell’audizione odierna presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria.
Nel corso dell’audizione, dedicata alla riforma della fiscalità immobiliare, gli esponenti di AGEFIS si sono concentrati su tre driver essenziali: equità, semplificazione e rilancio del settore. In particolare, è stato proposto un “nuovo approccio” alla fiscalità immobiliare, che parta dall’esame dei nodi irrisolti a livello politico e proceda con un’attuazione tecnicamente efficace delle scelte così adottate. Ha precisato Mion: “Non è nostra intenzione sostituirci né alla voce istituzionale della categoria dei geometri, ben espressa dal presidente del Consiglio nazionale, Maurizio Savoncelli, né alle decisioni strategiche. che spettano a Parlamento e Governo”.
Partendo dalla considerazione che la mancata attuazione della riforma del catasto, unita alla perdurante crisi del mercato immobiliare, è alla base di alcune delle più evidenti iniquità del prelievo, AGEFIS si è proposta di offrire un supporto di carattere tecnico-fiscale. In particolare, i rappresentanti di AGEFIS hanno rimarcato che, in base al lavoro preparatorio svolto dall’Amministrazione Finanziaria in passato sulla base della Legge Delega, la riforma del catasto potrebbe essere perfezionata in un orizzonte temporale di un triennio.
Sotto il profilo tecnico, sono state proposte alcune indicazioni operative (ad esempio sulla conversione vani in metri quadrati) e l’istituzione di una agevolazione fiscale per incrementare la compliance dei singoli contribuenti nei rilievi immobiliari. Inoltre, è stato sottolineato che l’Anagrafe Immobiliare Integrata, opportunamente potenziata e delineata, potrà rivestire un ruolo determinante nella nuova fiscalità immobiliare.
Tra i proposti interventi di semplificazione, rilancio e mitigazione delle sperequazioni: la riduzione del prelievo sulle Unità Immobiliari non utilizzate dai possessori, senza la necessità di una perizia; la possibilità per i locatori di autocertificare i canoni non riscossi in caso di morosità; la semplificazione applicativa della cedolare secca al 10% riservata alle locazioni agevolate; la ricalibratura delle detrazioni per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.
In allegato le proposte di Agefis