Si è tenuto ieri a Roma, nelle more dell'approvazione del decreto attuativo della delega fiscale in materia di catasto, un incontro fra Guido Castelli, nella sua qualità di Presidente di IFEL, l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, e Mirco Mion, Presidente dell’Associazione dei Geometri Fiscalisti, allo scopo di stabilire un raccordo tra le due organizzazioni utile a monitorare il percorso evolutivo della riforma del catasto. L’obiettivo della collaborazione è la costituzione di un osservatorio per il monitoraggio dell’impatto che la revisione del Catasto avrà nell’ambito della normativa tributaria locale. È indiscutibile, infatti, l’esigenza di sviluppare un’adeguata base conoscitiva dell’incidenza del nuovo “valore medio ordinario” che andrà a sostituire, a revisione del Catasto conclusa, l’attuale rendita catastale per il calcolo delle imposte a livello locale.
L’Associazione dei Geometri Fiscalisti è da tempo impegnata sul fronte della revisione del Catasto, un mutamento radicale che toccherà da vicino tutti i contribuenti: non deve essere dimenticato, infatti, che il fine della riforma è rendere coerenti le rendite catastali con il reale valore degli immobili e, quindi, raggiungere una effettiva equità per quanto riguarda il calcolo delle imposte immobiliari. “AGEFIS e IFEL, attraverso questo accordo, intendono monitorare attentamente l’impatto che il nuovo sistema estimativo del catasto fabbricati e le nuove modalità di determinazione delle basi imponibili avranno sulle imposte locali, anche in vista dell’introduzione della nuova local tax, che dovrebbe andare a sostituire le attuali IMU e TASI”, commenta il presidente dell’Associazione, Mirco Mion.
IFEL, la fondazione istituita dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), studia e mette a disposizione conoscenze sulla finanza locale, fornendo dati, analisi ed elaborazioni statistiche, scenari previsionali sulle entrate proprie e sui trasferimenti ai Comuni, sulla finanza territoriale e sulla gestione delle risorse finanziarie e strumentali, aiutando lo sviluppo della finanza dei Comuni nella direzione dell’autonomia effettiva di entrata e di spesa, della responsabilità nella gestione economico-finanziaria e della trasparenza verso i cittadini contribuenti.
In direzione analoga si muove anche Agefis, promuovendo e incentivando la collaborazione con enti pubblici ed enti e soggetti privati nell'organizzazione di studi e ricerche. “Siamo fermamente convinti” prosegue il presidente Mion “che solo attraverso una reale collaborazione tra i protagonisti della revisione del Catasto sarà possibile raggiungere l’obiettivo dell’equità fiscale. La partecipazione dei Comuni sarà determinante, essendo gli enti locali i profondi conoscitori del patrimonio immobiliare: senza la loro collaborazione la riforma è destinata a fallire. Ma non devono essere trascurati, in questa delicatissima fase di transizione, i professionisti, grazie ai quali si potranno raccogliere dati puntuali sul territorio, per accertare e definire le caratteristiche dei singoli immobili e rendere pertinenti i dati catastali alla realtà immobiliare”.
"La predisposizione del decreto" - ha precisato Guido Castelli - " non è stata preceduta da un adeguato coinvolgimento dei Comuni che, al contrario, saranno chiamati a svolgere un ruolo decisivo e strategico ai fini del buon esito della riforma. La riforma può rappresentare una svolta epocale sia per i cittadini che per i comuni, ma il buon esito dell'iniziativa non può prescindere da una metodologia rigorosa e condivisa al tempo stesso. Ricostruire completamente i valori del patrimonio immobiliare italiano significa incidere profondamente sulla ricchezza del paese e sulle potenzialità fiscali del sistema comunale. La collaborazione tra Ifel e Agefis va proprio in questo senso: garantire trasparenza ed efficacia alla riforma attraverso la collaborazione di quanti non potranno non essere protagonisti del processo".
Agefis, infatti, riunisce al suo interno professionisti qualificati che svolgono attività di consulenza fiscale e tributaria in maniera complementare alla consulenza tecnica e immobiliare, e predispongono strumenti operativi elaborati per fornire ai contribuenti risposte adeguate in tema di fiscalità immobiliare e reddituale, ponendosi, nei confronti dei contribuenti, come interlocutori unici in grado di fornire risposte e soluzioni concrete.
“Siamo molto soddisfatti di questo accordo e della collaborazione fra Agefis ed Ifel” conclude Mion “proprio perché crediamo che attraverso l’analisi dei dati, il monitoraggio costante ed il fattivo coinvolgimento di istituzioni, associazioni, enti locali e professionisti si possa raggiungere quell’equità fiscale così necessaria”.