La Commissione Ambiente della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione – primo firmatario il presidente della Commissione Ermete Realacci - sottoscritta dai gruppi parlamentari della maggioranza e dell'opposizione che impegna il Governo per la piena applicazione della riforma delle Agenzie Ambientali e il potenziamento dell’Ispra, anche garantendo risorse adeguate al Sistema nazionale a rete di protezione dell’Ambiente (SNPA).
“All’esecutivo viene chiesto – spiega Ermete Realacci - di prendere tutte le iniziative di competenza per emanare entro l’anno i decreti attuativi della riforma ancora mancanti. La legge n.132/2016, la riforma della Agenzie Ambientali, ha l’obiettivo di rafforzare e rendere omogenei su tutto il territorio nazionale i controlli ambientali. Nata da una mia proposta di legge, unificata con quelle analoghe dei colleghi Bratti e De Rosa, questa riforma è frutto di un lavoro approfondito e trasversale fra tutte le forze politiche. È una legge centrale per il buon funzionamento delle istituzioni in campo ambientale e per garantire la salute dei cittadini, la qualità dell’ambiente e l’economia pulita.”
“Ad oltre un anno dalla sua approvazione, tuttavia, si registrano ritardi nell’adozione di regolamenti e decreti attuativi. Non risulta emanato il regolamento che avrebbe dovuto stabilire le modalità di individuazione e le competenze del personale ispettivo dell’Ispra, i criteri generali per lo svolgimento delle attività di controllo e le modalità per la segnalazione di illeciti ambientali da parte di enti e cittadini.”
La risoluzione, conclude Realacci, “impegna il governo per la stabilizzazione del personale precario Ispra in possesso dei requisiti previsti dal dlgs n.75 del 2017. L'esecutivo, infine, viene sollecitato affinché sia regolamentata l'assegnazione al SNPA dei proventi delle sanzioni previste con la legge sugli ecoreati. La corretta e piena attuazione della legge sui reati ambientali passa anche da controlli efficienti, autorevoli e trasparenti”.