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Riforma direttive efficienza e prestazioni energetiche edilizia: l'audizione di Italia Solare

Secondo l'associazione la riforma delle tariffe elettriche e quella dei certificati bianchi danneggiano le fasce di popolazione a basso reddito e sono in contrasto con le indicazioni comunitarie

lunedì 13 febbraio 2017 - Redazione Build News

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L'associazione Italia Solare è stata audita il 7 febbraio scorso dalla Commissione Attività Produttive del Senato sulla proposta di riforma delle direttive europee su efficienza energetica e prestazioni energetiche nell’edilizia.

“Uno dei nostri obiettivi è quello di consentire alle fasce più deboli della popolazione di partecipare agli interventi di decarbonizzazione – dichiara Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare. La riforma delle tariffe elettriche e quella dei Certificati Bianchi vanno in direzione completamente opposta. Da un lato si aumenta il costo della bolletta fino al 30% e dall’altro si toglie la possibilità di usufruire di un incentivo a chi non ha un reddito tale da poter utilizzare la detrazione Irpef.”

Italia Solare ha quindi chiesto ai Senatori presenti di adoperarsi per chiedere una urgente modifica della riforma delle tariffe e delle linee guida dei Certificati Bianchi con l’auspicio che la stessa Commissione Attività Produttive difenda la generazione distribuita e l’autoconsumo da fonte fotovoltaica, in linea con i principi dettati dalla Commissione Europea.

“Infatti, così come sottolineato dalla Commissione Europea – continua Rocco Viscontini – installare impianti fotovoltaici equivale a fare interventi di efficienza energetica. Quindi eliminare questa possibilità dal meccanismo dei Certificati Bianchi è un errore che va assolutamente corretto in quanto va a danno dell’autoconsumo.”

In merito alla proposta di riforma della direttiva europea sulle prestazioni energetiche degli edifici, Italia Solare ha chiesto alla Commissione Attività Produttive di chiedere alla Commissione Europea di prevedere che l’energia che alimenta le stazioni di ricarica delle batterie dei veicoli elettrici, giustamente previste sempre più diffuse sul territorio a partire dagli edifici, provenga da impianti fotovoltaici da installare in loco o in zone limitrofe ai punti di ricarica.

“Bisogna infatti evitare – conclude Rocco Viscontini – che si realizzino degli aumenti dei consumi elettrici non accompagnati da una necessaria attenzione rispetto alla fonte di generazione elettrica, che deve essere prioritariamente rinnovabile.”

Leggi anche: “Revisione direttive efficienza e prestazioni energetiche edilizia: la posizione di FIRE

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