In attesa di conoscere maggiori dettagli degli indirizzi contenuti nel disegno di legge delega per la riforma fiscale approvata dal Consiglio dei ministri (LEGGI TUTTO), il Presidente di Fondazione Inarcassa esprime tutta la sua soddisfazione: «Possiamo dirci per il momento soddisfatti per l’attenzione che il governo mostra nei confronti del lavoro autonomo e in particolare per le aggregazioni professionali, così come da noi richiesto in più occasioni».
Ha poi continuato: «Dopo gli interventi messi a punto nella passata legge di bilancio che ha innalzato a 85 mila euro il limite di reddito entro il quale si condiziona l’accesso nel regime forfettario, occorre ora uno sforzo maggiore per liberare risorse ed energie nuove a sostegno delle aggregazioni professionali dei liberi professionisti. Restiamo convinti che per rispondere alla crescente competizione del mercato dei servizi tecnici, per creare efficienza e qualità della progettazione, l’aggregazione delle competenze multidisciplinari tra i professionisti resta un fattore vincente e più incisivo».
Le indicazioni sulla neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, comprese quelle riguardanti il passaggio da associazioni professionali a società tra professionisti, vanno nella direzione auspicata dalla Fondazione Inarcassa.
«Occorre, quindi, insistere sulla parità fiscale tra il professionista che esercita la libera professione in forma individuale e il professionista che svolge l’attività in forma associata. Il primo passo dovrà essere quello di consentire anche alle aggregazioni professionali di accedere al regime fiscale agevolato eliminando, quindi, la causa di esclusione prevista dalla legge 190/2014. Su questo tema sarà massima la nostra attenzione già a partire dai prossimi passaggi parlamentari» - ha concluso Fietta.