di Franco Metta
La riforma fiscale prosegue secondo tabella di marcia: ieri le Commissioni Finanze di Camera e Senato hanno dato il via libera al documento che contiene le indicazioni condivise per rimettere mano a una delle materie che più “appassiona” imprenditori, lavoratori, cittadini tutti.
Riforma auspicata da Bruxelles, per portare una maggiore equità sociale e forse una semplificazione nel sistema, ma anche per ridare fiato al ceto medio, sostenere ripresa e crescita economica nella fase post pandemica e certamente, non ultimo, introdurre strumenti per contrastare meglio l’evasione fiscale.
I contenuti della riforma
Si punta a una riduzione dell’Irpef per 7 milioni di contribuenti (con redditi tra i 28 e 55 mila euro), per le imprese si va verso il superamento dell’Irap che dovrebbe essere inglobata nell’Ires, e al ripescaggio dell’Iri (imposta sul reddito dell’imprenditore). Il riordino dovrebbe riguardare anche le rendite finanziare, con un occhio di favore per i titoli di Stato.
Come novità dell’ultim’ora ci sarebbe anche l’ideazione di un meccanismo di accompagnamento per le partite Iva che superano la soglia dei 65 mila euro della flat tax, per attutire il ritorno alla tassazione progressiva. La palla passa dunque ora dal Parlamento al Governo che, verosimilmente, entro la fine di luglio, presenterà la legge delega.