Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) non prevede soltanto la riforma fiscale, ma anche quella degli incentivi o agevolazioni alle imprese, su cui al momento Palazzo Chigi è al lavoro. Il viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto, intervistato da Italia Oggi, offre alcune anticipazioni sui contenuti della riforma. “Negli anni – spiega Pichetto – gli incentivi sono cresciuti e alcuni di esse hanno stanziamenti minimi. Vanno ridotti di numero e resi più efficaci”. Come? Seguendo due modelli: “Gli incentivi per stimolare l'economia e i bonus a ristoro, che avranno più natura d’aiuto, sostegno”.
Gilberto Pichetto e Giancarlo Giorgetti, foto via MiSE
Transizione 4.0: ritorno a iper e super ammortamento?
Per quanto riguarda il credito d’imposta Transizione 4.0 è in corso una valutazione tra ministeri e a livello di governo. Pichetto vede molto bene il ritorno a iper e super ammortamento, perché stimolano gli investimenti più produttivi mentre il credito d'imposta è un'agevolazione ombrello, universale che ricade su tutti. L’obiettivo, prosegue il viceministro, “è il restyling dell'intero sistema degli incentivi per uscire dalle scelte contingenti e dare al paese un sistema che consenta alle imprese di fare programmazioni pluriennali, quindi non più dettati dall’emergenza Covid”.
Estensione del Superbonus e novità per l’Ecobonus
Nell’intervista il viceministro si è dichiarato inoltre favorevole alla conferma dei voucher per i temporary export manager e la digitalizzazione delle Pmi, mentre per il Superbonus al 110% si aspetta ulteriori stanziamenti per estendere il bonus a tutto il 2023.
Novità dovrebbero arrivare per quanto concerne l’Ecobonus: “Vogliamo spostare in tempi brevi le risorse disponibili per l'extra-bonus sull'elettrico (circa 2.000 euro a veicolo) in favore dell'Ecobonus ordinario: circa 57 milioni di euro che non risultano al momento spendibili. Vogliamo trasferirli per recuperarli e andare avanti con l'incentivo sul parco auto. In ogni caso, bisogna assolutamente rivedere il piano degli interventi sul settore auto elettriche per sostenere il boom del settore. In futuro l'Ecobonus dovrà finanziare soprattutto l'elettrico, perché la produzione di motori termici secondo l'Ue deve cessare entro il 2035”.
Positivo anche il parere sulla Nuova Sabatini, giudicata una norma storica e importante:
Si tratta di capire se vogliamo mantenere il rimborso totale del contributo in conto interessi anticipato in un'unica soluzione o se vogliamo ritornare al meccanismo precedente che spalmava il contributo su più esercizi. Anche il meccanismo dei crediti d'imposta per ricerca e sviluppo e per i beni strumentali – evidenzia – funziona benissimo.
Il viceministro ha espresso poi un giudizio positivo sulle misure di sostegno al credito offerte da Garanzia Italia Sace e dal Fondo di centrale di garanzia Pmi e promette azioni ancora più incisive. Tra le priorità della riforma infine le agevolazioni per l’imprenditoria femminile dove si punta ad aumentare lo stanziamento previsto nel Pnrr e dove si gioca, secondo Pichetto, la crescita del Paese.
Franco Metta