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Riforma tariffe elettriche, l'Autorità fa slittare l'ultima fase al 1° gennaio 2019

Differito di un anno l'ultimo step della riforma tariffaria per gli oneri generali dei clienti domestici: evitati maggiori esborsi per i clienti basso consumanti

venerdì 15 dicembre 2017 - Redazione Build News

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Il completamento dell'ultima fase della riforma delle tariffe relativa alle componenti degli oneri generali di sistema per i clienti domestici viene differito di un anno rispetto al previsto 1° gennaio 2018. Lo ha deciso l'Autorità per l'energia con la delibera 867/2017/R/eel dopo la comunicazione di indirizzo di ieri ricevuta dal Ministro dello Sviluppo economico con indicazioni in tal senso che ha seguito le risoluzioni parlamentari approvate l'altro ieri in Commissione Attività produttive della Camera.

La stessa Autorità aveva segnalato a Governo e Parlamento che venisse valutata la possibilità di fornire indirizzi per posticipare di un anno quest'ultima fase della riforma tariffaria per i clienti domestici. Ciò per evitare maggiori ulteriori esborsi ai clienti, specie quelli con bassi consumi, con il cumularsi alla stessa data del 1° gennaio 2018 anche degli effetti della revisione delle agevolazioni per le imprese energivore, raccordando le tempistiche anche alla revisione in corso da parte del Governo del bonus sociale.

La riforma delle tariffe, applicata dall'Autorità su delega delle specifiche disposizioni previste dal decreto legislativo n.102/14, per quanto riguarda le componenti legate alla tariffa di rete è stata già completata lo scorso 1° gennaio 2017, eliminando per questa parte ogni elemento di progressività, adempiendo a pieno alle esigenze regolatorie e nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

Per le sole componenti legate agli oneri generali rimane quindi in vigore la struttura già prevista per il 2017, con la differenziazione tra clienti residenti e non residenti (indipendentemente dal livello di potenza), l'applicazione di una quota fissa per i non residenti (in modo da limitare i possibili impatti sui clienti domestici residenti basso-consumanti), mantenendo i 2 scaglioni di progressività (fino a 1.800 kWh/anno e oltre 1.800) per i clienti residenti.

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