Dalla Commissione Ambiente del Senato è arrivato il parere favorevole allo schema di decreto legislativo del governo per l’attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114.
Il parere del relatore Massimo Caleo (Pd) ha ottenuto i voti, oltre che della maggioranza, anche del M5s.
“Il corposo documento contiene importanti osservazioni che auspichiamo il governo voglia accogliere, in sede di emanazione del decreto legislativo definitivo”, riferisce la Commissione Ambiente del Senato.
“Lo schema di decreto legislativo - spiega Caleo - è stato adottato dal governo entro la scadenza e risponde all'esigenza, oltre che di recepire la nuova direttiva, anche di semplificare le procedure e renderle più efficaci. Al governo facciamo una serie di raccomandazioni importanti, tra cui migliorare la normativa sulla consultazione pubblica, prevedendo anche la pubblicazione dello studio preliminare ambientale non solo sul web, ma anche sulla stampa, e forme di coordinamento con le procedure di consultazione previste dal nuovo Codice degli Appalti”.
“Chiediamo inoltre - prosegue Caleo - che i componenti della Commissione di Via siano individuati con procedure di evidenza pubblica, i membri del Comitato tecnico istruttorio siano nominati in via prioritaria tra gli esperti che già lavorano nell'Università, nel Sistema nazionale a rete per la Protezione dell'Ambiente, nell'Enea e nella Pa, e che questi due organismi prevedano la partecipazione delle Regioni, per evitare contenziosi dal principio".
Il decreto costituisce una sorta di riordino dell'intera normativa nazionale in materia di Valutazione dell'Impatto ambientale. L'iter di verifica sull'assoggettabilità alla Via di un progetto oggi dura 12 mesi, mentre quello per ottenere la procedura è di 3 anni. Tempi ritenuti troppo lunghi, sia sotto l'aspetto pubblico che privato. Il decreto cerca di rendere le procedure più semplici, più trasparenti e partecipate, ma anche più rapide, mantenendo una corretta valutazione degli impatti ambientali.
Tra le condizioni contenute nel parere c’è la necessità di garantire un maggiore livello di approfondimento degli elaborati progettuali da sottoporre alla procedura di Via, una maggiore trasparenza nella scelta dei commissari Via e Vas, e prevedere più forme di partecipazione pubblica.
IL PARERE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA CAMERA. Lo scorso 10 maggio anche la commissione Ambiente della Camera ha dato parere favorevole allo schema di decreto legislativo ma con una lunga serie di condizioni e con alcune osservazioni.
In allegato il parere della commissione Ambiente della Camera del 10 maggio 2017
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