Il dibattito sulla rigenerazione urbana sta assumendo un’importanza sempre più cruciale, in vista degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: qualità abitativa, urbanizzazione inclusiva, infrastrutture, salvaguardia del patrimonio culturale e naturale.
Sono questi i temi al centro del convegno internazionale che si terrà domani 22 giugno 2022, dalle 8.30 alle 18, nella sala Giulio Cesare del Campidoglio, intitolato Città: il passato per il loro futuro, organizzato da Ifme-Fiim (International Federation of Municipal Engineering), InAsa (Istituto Nazionale Ambiente Urbano), Antel (Associazione Nazionale Tecnici degli Enti Locali) e IIC (Istituto Italiano del Calcestruzzo), con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno del partenariato universitario CNT-APPs (che comprende il Politecnico di Torino e le Università di Padova, Ferrara, Napoli, del Salento e della Basilicata).
Uno dei tre assi strategici del PNRR dispone che “la transizione verde e la sostenibilità ambientale non possono che fondarsi sulla tutela e sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale”. In tale contesto si vuole oggi aggiungere la dovuta attenzione all’identità urbana, ovvero all’anima storica del luogo urbano e alla dimensione culturale della società residente.
Il paradigma degli anni Settanta “Un avvenire per il nostro passato” è perfettamente rovesciato. Le testimonianze storiche e culturali sono motore di rigenerazione e componente fondamentale dello sviluppo delle città. Nuove politiche urbane, quindi, fondate su capisaldi differenti ed articolati; e le testimonianze storiche e culturali diventano leve di rigenerazione e componente fondamentale dello sviluppo delle città, in grado di sostenere il loro rilancio economico attraverso la loro capacità attrattiva.
La nuova visione affronta un cambiamento senza precedenti proponendosi di sviluppare nuove funzioni ed offrire opportunità di innovazione inconcepibili solo fino a pochi anni fa. Contemporaneamente la transizione green esercita forti pressioni per rimodellare e ridefinire strade e spazi pubblici dando origine a nuovi paradigmi. Oltre alle nuove tecnologie un ruolo strategico è rappresentato da una sapiente modulazione di una mobilità sostenibile: strade più sicure e vivibili da ridefinire in un approccio unico, ormai non più contemplato nei manuali di progettazione convenzionali.
Il programma della giornata
Il convegno – a cui ci si può registrare, in presenza e in streaming, con il riconoscimento di CFP per Ingegneri, al sito dell’IIC, www.istic.it – sarà introdotto, alle 9, dal saluto di Renato Cecilia Santamaria, presidente Inasa, e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Il primo Panel sarà su “Reimmaginare la città attraverso storia e cultura”, mentre il secondo Panel, alle 11,30, sarà incentrato su “Transizione verde, sostenibilità, innovazioni” (a cui parteciperà anche il presidente IIC, Silvio Cocco, con un intervento su “Materiali e metabolismo urbano”. Nel pomeriggio, focus su “Attualità della mobilità smart e sicura”, e, alle 15,30, su “Roma: pianificare, mantenere, migliorare”. Seguirà una tavola rotonda condotta da Fernando Magliaro (Il Messaggero), con la partecipazione di Cinzia Esposito, Alfonso Andria, Francesco Aymonino, Maria Adelaide Ricciardi, Vittoria Crisostomi e Alessandra Vittorini.
IN ALLEGATO il programma completo dell’evento.