La rivitalizzazione delle città passa in molti casi da soluzioni e strumenti innovativi, che a prima vista potrebbero non essere associati agli obiettivi di riqualificazione. Lo dimostrano pienamente i progetti presentati nella gallery di Urbanpromo, la manifestazione nazionale di riferimento sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit.
In primis, la cultura: Fondazione Cariplo ha presentato l’esperienza del programma Lacittàintorno, che dal 2017 coinvolge gli abitanti dei contesti urbani fragili nella riattivazione e risignificazione degli spazi inutilizzati o in stato di degrado, per migliorare la qualità della vita e creare “nuove geografie” cittadine. Un lavoro tanto più importante nell’anno della pandemia, che ha evidenziato le criticità del modello di sviluppo tradizionale, esasperando le fratture sociali all’interno di comunità già fragili.
In questo scenario, attraverso bandi straordinari, Fondazione Cariplo continua a garantire il proprio sostegno alla filiera culturale, riaffermandone la valenza strategica per il benessere tanto individuale quanto sociale. Attenzione particolare è dedicata ai giovani, che rischiano maggiormente l’esclusione dai processi educativi, con effetti irrimediabili sul futuro.
Attraverso il bando Sottocasa sono stati confermati i contributi a sostegno di azioni di prossimità promosse dalle reti locali, per proseguire nel processo di rinnovamento che ha coinvolto le comunità in maniera crescente, dal 2017 a oggi, contribuendo a rendere gli abitanti protagonisti della trasformazione dei luoghi in cui vivono.
Da Corvetto a NoLo
Da menzionare anche UrbanArt, residenza d’artista del duo StenLex coinvolto in un progetto di arte partecipata sul tema del lavoro sociale, nella prospettiva di un mondo post-epidemia. L’opera è stata realizzata in prossimità dell’ex Convitto Trotter, dove sorgerà il nuovo PuntoCom de Lacittàintorno. Sempre in questa direzione e nella stessa zona si colloca l’intervento di 1,2,3 Mosso che, attraverso semplici atti di riappropriazione dei luoghi pubblici, ha coinvolto gli abitanti nel prendersi cura di un giardino come bene comune.
Fondamentali in questa prospettiva anche i patti di collaborazione che hanno portato alla coloritura di Piazzale Ferrara – intorno al PuntoCom Made in Corvetto – confermando l’intenzione concreta di istituzioni e cittadini di collaborare per risignificare luoghi a volte dimenticati. Il progetto e la conduzione del percorso con le comunità abitanti di Terzo Paesaggio. Si ricorda inoltre il NoLo Fringe Festival e le bande musicali de La città che sale festival che hanno animato le vie e i condomini con performance itineranti, in sicurezza e nel rispetto delle norme. Infine si conferma l’intenzione di sostenere la lettura come strumento di emancipazione e partecipazione attraverso una collaborazione con Bookcity Milano con il progetto La lettura intorno.
Mobilità dolce e accessibilità
Il Centro Interuniversitario Ricerche Economiche e Mobilità (Cirem) dell’Università di Cagliari e Sassari ha presentato il Piano della mobilità attiva del Parco geominerario.
La rete di percorsi di mobilità attiva individuata nel Piano per il Parco Geominerario consente di impostare un sistema plurimodale di mobilità attiva (trekking, cicloturismo) che consente la fruizione e l’accessibilità sostenibile, a scala regionale, delle componenti di valore naturale, storico e ambientale afferenti al Parco Geominerario. Attraverso la connessione fisica delle otto aree del Parco si offre la possibilità di superare il frazionamento dovuto alla diffusione delle stesse sull’intero territorio regionale, favorendo inoltre la riconoscibilità e la coesione dei paesaggi regionali che si presentano attualmente frammentati.
Inoltre, con l’obiettivo di assicurare un’adeguata continuità territoriale alle valenze distribuite sul territorio, sono stati individuati una serie di itinerari tematici che consentono all’utente di intraprendere un’esperienza di viaggio differente sulla base dei propri interessi, abbracciando svariate tematiche tra cui l’archeologia nuragica, i siti e l’archeologia mineraria, le aree naturali, i beni immateriali riconosciuti dall’Unesco sul territorio regionale e i siti di interesse vulcanologico.
Tutti i progetti presentati a Urbanpromo sono su www.urbanpromo.it