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Rigenerazione urbana, al via le domande di contributi ai comuni

Il Ministero dell'interno ha definito la modalità di presentazione delle richieste di contributi ai comuni, annualità 2022, previsti dalla legge di bilancio per investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale

mercoledì 23 febbraio 2022 - Redazione Build News

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Con decreto del ministro dell'Interno del 21 febbraio 2022, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stata definita la modalità di presentazione delle richieste di contributi ai comuni, annualità 2022, previsti dalla legge di bilancio per investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.

Possono richiedere i contributi (legge 30 dicembre 2021, n. 234, articolo 1, comma 535):

- i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentino una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro; la domanda dovrà essere presentata dal comune capofila;

- i comuni che non risultano beneficiari delle risorse attribuite con il decreto interministeriale 30 dicembre 2021, nel limite massimo della differenza tra gli importi previsti dall'articolo 2, comma 2, del decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) 21 gennaio 2021 e le risorse attribuite dallo stesso decreto interministeriale.

La domanda deve essere trasmessa al ministero dell’Interno-dipartimento per gli Affari interni e territoriali, direzione centrale della Finanza Locale, esclusivamente in modalità telematica tramite la nuova piattaforma di gestione delle linee di finanziamento (Glf) - integrata nel sistema di Monitoraggio delle opere pubbliche (Mop) - a partire dal 23 febbraio fino alle ore 23.59 del 31 marzo prossimi, a pena di decadenza.

L’eventuale trasmissione dei modelli con modalità diversa da quella prevista dal decreto ministeriale del 21 febbraio non sarà ritenuta valida, con conseguente esclusione delle relative certificazioni.

Il decreto è disponibile in allegato.

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