Secondo l’Associazione nazionale dei costruttori edili, l’attacco dell'assessore comunale all’urbanistica Pierfrancesco Maran contro la Regione Lombardia, a proposito della nuova legge regionale sulla rigenerazione urbana, è “privo di fondamento e lontano dalla realtà che stiamo vivendo”. Marco Dettori, presidente di Assimpredil Ance, sottolinea che le Regioni hanno autonomia legislativa e che “nessun Comune può certo far finta di niente”.
Sul piano dei contenuti, i costruttori esprimono approvazione per le novità introdotte dalla legge: “Era paradossale – continua Dettori – che fino ad oggi la ristrutturazione con completa demolizione e ricostruzione pagasse oneri come se fosse una nuova costruzione”. In questo caso, infatti, gli oneri di urbanizzazione sono stati già versati in occasione della realizzazione del fabbricato che viene demolito.
“La legge regionale – prosegue la nota di Ance – contiene interessanti incentivi che spettano solo a chi realizza interventi con caratteristiche prestazionali, ambientali, sociali di alto livello, quindi costosi: l'agevolazione non fa altro che compensare i maggiori oneri che l'operatore deve sostenere per una costruzione di eccellenza. Ma la polemica ancor meno si spiega se pensiamo al periodo che Milano sta vivendo, che certo non si aspettava e che non è certo finito nella sua complessità e nella sua incertezza. Ma non si era detto che si deve favorire la ripresa? E questi incentivi non sono forse anche un modo per cercare di trattenere a Milano investimenti che, a seguito del lockdown e della situazione ancora irrisolta, stavano già pensando di andare altrove? Più che contrastare le norme regionali, il Comune farebbe bene a far funzionare gli uffici dell'edilizia e dell'urbanistica che ancora, per voce stessa dell'Assessore, hanno pesanti ritardi per esempio sul rilascio delle visure catastali. Gli uffici sembrano abbandonati a se stessi, non vengono minimamente incentivati, come invece è già stato fatto con successo in passato”.
LE PAROLE DI MARAN. Nel corso di una commissione in videoconferenza a Palazzo Marino, lo scorso 23 settembre, l'assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran ha duramente criticato la legge regionale sulla rigenerazione urbana, indicando in particolare tre punti critici: la riduzione degli oneri di urbanizzazione, il “premio” dell’indice massimo di edificabilità fino al 20% per gli edifici abbandonati da oltre cinque anni – in conflitto con il Pgt milanese, che ha fissato in 18 mesi il limite massimo per demolire e ricostruire un edificio abbandonato – e l’aumento del 20% dell’indice di edificabilità riguardante la “capacità edificatoria massima” prevista da un Comune.