Dopo 16 anni di attesa il Lazio avrà una nuova legge sull’urbanistica. Il testo sarà sottoposto a tutti gli attori in campo, e successivamente passerà alla commissione competente e al Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Per sei mesi sarà online un sito dedicato per raccogliere indicazioni e favorire un confronto aperto e trasparente con tutte le forze in campo.
“Dopo sedici anni il Lazio avrà una nuova legge quadro sull'urbanistica. La precedente è del 99. Il testo è stato preparato da una commissione e approvato dalla giunta e ora si apre il percorso di ascolto sui territori. Vorremmo portare in Consiglio nel 2016 una legge moderna”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “La prima grande novità è che si cancellano, si abrogano o confluiscono in un unico testo unico ben 66 leggi”.
“Ora è importante avviare questa consultazione aperta a tutti, a forze della cultura, dell'università, agli imprenditori, alle associazioni e alle forze ambientaliste, poggiando sui contributi di maggioranza e opposizione, e sperando per fine febbraio-inizio di marzo di avere una proposta”, ha aggiunto Michele Civita, assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti.
1. LA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO. Salvaguardia delle superfici agricole e naturali; nuovi insediamenti: il consumo di suolo non può superare il 5% delle famiglie residenti; tutela e valorizzazione delle aree agricole.
2. RIGENERAZIONE URBANA. Politiche urbane di riqualificazione; valorizzazione dei centri storici; riordino delle periferie; ripristino ambientale; risparmio energetico e sostenibilità; prevenzione del rischio sismico; nuovi strumenti per incentivare la demolizione e la ricostruzione ed il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente.
3. PIANIFICAZIONE URBANISTICA COMUNALE - PIANO REGOLATORE GENERALE (PRG). Un nuovo strumento più flessibile con regole chiare. Due componenti: a) Piano strategico con una durata di 15 anni rinnovabile per altri 5; b) Piano operativo con una durata di 5 anni rinnovabile per altri 5.
4. NUOVI STRUMENTI DI GESTIONE DEL PIANO. Un nuovo rapporto tra pubblico e privato; Risorse certe per le opere pubbliche; Più attenzione verso i servizi alla comunità; I Comuni protagonisti della strategia di governo del territorio; Tempi certi delle procedure.
5. PIANI ATTUATIVI. Programmi urbanistici complessi; Permesso di Costruire convenzionato; Più trasparenza nel rapporto tra Amministrazioni e investitori privati.
6. ROMA CAPITALE. Più competenze: a) Approvazione degli strumenti urbanistici attuativi che comportano variante allo strumento urbanistico generale; b) determinazione delle tabelle parametriche degli oneri di urbanizzazione; c) approvazione del programma urbano dei parcheggi; d) Approvazione della componente operativa del Piano Regolatore. Semplificazione: a) Parere della Città Metropolitana solo nel caso in cui i procedimenti urbanistici riguardano il sistema delle infrastrutture e dei servizi di livello metropolitano; b) eliminato l’obbligo della trasmissione preventiva alla Regione della delibera di adozione del programma.
7. AREE AGRICOLE E MULTIFUNZIONALITÀ RURALE. Stop a edificazione diffusa e frammentazione del territorio rurale; Piano Agricolo Regionale, un PRG dell’agricoltura; Introdotta la multifunzionalità in ambito rurale; Tutela e valorizzazione della qualità del patrimonio edilizio rurale.