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Rigenerazione urbana: l’impegno dell’Ordine degli Architetti di Roma per accelerare

Oltre all'istituzione di un tavolo tecnico ad hoc per esaminare la proposta di legge regionale 171/2024, si è svolto un convegno alla Casa dell’Architettura per discutere la normativa riguardante la rigenerazione urbana e i possibili miglioramenti che potrebbero essere apportati

martedì 22 ottobre 2024 - Redazione Build News

Oar-Convegno-rigenerazione-urbana

«Il nostro intento è aiutare le istituzioni a semplificare e rendere chiare le norme per noi progettisti, perché in tal modo possiamo lavorare sulla qualità della progettazione e non sull’interpretazione delle normative vigenti».

Così Lorenzo Busnengo, Consigliere dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia con delega ai rapporti con enti competenti in materia di edilizia e urbanistica, sintetizza il senso di due iniziative prese in questi giorni dall’OAR.

La prima: insieme a diversi altri Ordini e Collegi professionali del territorio – dagli Ingegneri ai Geometri, dai Geologi agli Agronomi ai Periti industriali – è stato istituito un tavolo tecnico ad hoc per esaminare la proposta di legge regionale 171/2024, messa a punto dalla giunta della Regione Lazio per modificare alcune parti della legge regionale 7/2017 riguardante «disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio». Il lavoro del tavolo tecnico, coordinato dal Presidente dell’OAR Alessandro Panci, ha portato alla stesura di un documento di osservazioni alla Pdl 171/2024 ora depositato e protocollato alla Regione Lazio. La seconda iniziativa, svolta
praticamente in contemporanea, è stata l’organizzazione di un convegno alla Casa dell’Architettura per discutere proprio la normativa riguardante la rigenerazione urbana e i possibili miglioramenti che potrebbero essere apportati per rendere il dettato chiaro nell’interpretazione e coerente rispetto ad altri testi vigenti a livello comunale, regionale e nazionale.

All’appuntamento hanno partecipato tra gli altri, oltre ai rappresentanti dell’OAR, Pasquale Ciacciarelli, Assessore Urbanistica, Politiche abitative, Case popolari, Politiche del Mare della Regione Lazio, Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale e Laura Corrotti, Presidente X Commissione – Urbanistica, politiche abitative della Regione Lazio.

Le norme devono essere chiare e applicabili in maniera univoca

Busnengo, aprendo il confronto sulle norme riguardanti i tessuti urbanizzati finalizzate a limitare il consumo di suolo e a razionalizzare e aumentare la qualità architettonica del patrimonio edilizio esistente, ha sottolineato che i professionisti troppo spesso si trovano di fronte a difficoltà create da interpretazioni diverse delle norme, che invece devono essere «chiare e applicabili in maniera univoca» e che proprio da questa esigenza nasce il contributo che gli Ordini professionali vogliono dare alla sfera istituzionale.

La proposta di legge 171/2024

L’Assessore regionale Ciacciarelli ha assicurato che la volontà, con la proposta di legge 171/2024, è proprio quella di «intervenire, con una finalità di snellimento procedurale e di ampliamento dell’ambito e delle modalità di applicazione, su una materia che negli ultimi anni, in una logica di risparmio del consumo del suolo e di riqualificazione, ha assunto un ruolo sempre più prioritario in campo urbanistico come la rigenerazione urbana».

L’Assessore comunale Veloccia ha espresso dei dubbi sulle modifiche che si stanno portando avanti in Regione perché, ha detto, «la deregulation non è la chiave, mentre quel che serve è far funzionare quanto già previsto nella legge 7/2017»: «Semplificare l’attuazione degli interventi è una cosa, e siamo favorevoli, mentre il giudizio è negativo per esempio sul raddoppio delle premialità, che rischiano di favorire il rifiuto del territorio a interventi che, invece di essere rigenerativi, sarebbero troppo pesanti e non gestibili».

Soddisfazione è stata espressa al termine dei lavori da parte di Busnengo «per la disponibilità espressa dall’Assessore Veloccia a riaprire il dialogo con Ordini e Collegi professionali sul fronte della revisione delle norme tecniche, ma anche a favorire l’utilizzo del concorso di progettazione» – in collaborazione con l’OAR e con l’utilizzo della piattaforma CAN (Competition Architecture Network) ideata e messa a disposizione dall’OAR – «per i programmi di rigenerazione urbana e per gli ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio di cui agli articoli 2 e 3 della legge regionale 7/2017».

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