Ultime notizie

Rigenerazione urbana: tutti ne parlano, ma in Italia “non si muove nulla”

Da Vianello (Audis) le linee fondative dei nuovi piani della rigenerazione urbana e consumo di suolo

venerdì 17 aprile 2015 - Redazione Build News

rigenerazione_urbana_proposte

“Parlamento e governo sfornano proposte di legge a getto continuo, i convegni si sprecano, siamo sommersi da articoli ed appelli. Ma nel paese, eccetto Milano trainato dall’Expo, non si muove assolutamente nulla”.

Questo il quadro della rigenerazione urbana in Italia secondo Dionisio Vianello, presidente onorario di Audis (Associazione aree urbane dismesse) espressa in un fondo pubblicato sul sito dell'associazione. “Dalla crisi non ne usciamo se pubblico e privato non si decidono a lavorare insieme. Non è facile, soprattutto in Italia non è mai stato facile, ma non è impossibile”, sostiene Vianello, che suggerisce le linee fondative dei nuovi piani della rigenerazione urbana e consumo di suolo. 

LE LINEE FONDATIVE DEI NUOVI PIANI DELLA RIGENERAZIONE URBANA E CONSUMO DI SUOLO. “La prima sfida passare dalla ristrutturazione edilizia dei singoli edifici alla rigenerazione dei comparti, dall’immobile al quartiere. Ci sono avvisaglie che qualcosa si sta muovendo: le proposte di Romeo, i protocolli AUDIS e GBC”, osserva il presidente onorario di Audis.

“Seconda linea d’azione, le aree e gli immobili dismessi. Dove occorre sviluppare insieme un programma sperimentale per ricostituire le condizioni per l’intervento privato:

- gli interventi di rigenerazione urbana vanno classificati di interesse pubblico (già previsto nella bozza Lupi);

- nei piani si selezionano gli interventi strategici, - non più di tanti, per carità - sui quali si verifica la disponibilità dei privati (proprietari ma soprattutto investitori) e la sostenibilità dei costi di bonifica ed infrastrutturazione;

- schede urbanistiche semplificate: in linea di massima mantenimento dei volumi esistenti, destinazioni d’uso libere (da indicare solo quelle espressamente vietate), vincoli storico-ambientali (dove ci sono) precisati in modo inequivocabile;

- pacchetti di interventi su città pubblica e social housing; rispetto di protocolli di qualità e sostenibilità ambientale; prevedere nel business plan anche la gestione dei complessi una volta realizzati;

- procedura di approvazione mediante accordo di programma certificata in tempi prefissati”.

L'AIUTO PUBBLICO NON È INDISPENSABILE. Secondo Vianello “Un aiutino pubblico certo non guasterebbe, ma comunque non è indispensabile. L’impegno di tutti sta nel realizzare progetti di rilevante utilità pubblica e sociale, ma pur sempre in una logica di mercato”.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Ultime notizie
Rigenerazione urbana e prossimità sostenibile: dagli Architetti il Decalogo

Presentata alla Camera la pubblicazione curata dal Comitato Scientifico del Consiglio Nazionale...

Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...

Mercato
A Belluno il seminario gratuito sull'edilizia sostenibile

L'evento si terrà il 20 novembre dalle ore 14.00 alle 18.00 a...