Oggi nell'Aula della Camera si svolgerà il voto sulla questione di fiducia, posta ieri dal Governo, sull'approvazione, senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto Sostegni bis – decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.
In commissione è stato approvato un emendamento che aggiunge l’articolo 1-septies il quale introduce disposizioni urgenti in materia di revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici. Per fronteggiare – spiega il dossier parlamentare dell' 11 luglio - gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione avvenuti nel primo semestre dell’anno 2021 per i lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della presente disposizione, si prevede:
• l’emanazione di un decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che rilevi entro il 31 ottobre 2021 le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori dell’otto per cento, relative al primo semestre dell’anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi (comma 1);
• la disciplina di dettaglio della procedura per la compensazione per i materiali da costruzione indicati dal decreto ministeriale, in aumento o in diminuzione, nei limiti previsti e in deroga al previgente Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 163/2006) e al vigente Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016), per le lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori dal 1°gennaio 2021 al 30 giugno 2021 (commi 2-4);
• l’applicazione per le lavorazioni eseguite e contabilizzate negli anni precedenti l'anno 2021, dei decreti ministeriali che rilevano le variazioni percentuali annuali dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi (comma 5);
• l’utilizzazione delle risorse nei limiti del 50 per cento appositamente accantonate per gli imprevisti per ogni intervento, le ulteriori somme a disposizione, le somme derivanti da ribassi d'asta, nonché le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza della stazione appaltante, secondo determinate condizioni (comma 6);
• l’istituzione nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di uno specifico Fondo per l'adeguamento dei prezzi, con una dotazione di 100 milioni di euro, volto a soddisfare, in caso di insufficienza delle risorse previste dalle stazioni appaltanti, gli appaltatori che sono tenuti al rispetto delle norme del previgente e del vigente Codice dei contratti pubblici, ad esclusione dei concessionari di lavori pubblici (commi 7 e 8);
• l’emanazione di un decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per stabilire le modalità di utilizzo del Fondo per l'adeguamento dei prezzi, garantendo la parità di accesso per la piccola, media e grande impresa di costruzione, nonché la proporzionalità, per gli aventi diritto, nell'assegnazione delle risorse (comma 8).
Agli oneri recati dalla norma in esame si provvede ai sensi dell’art. 77 del presente decreto-legge.
UN ORDINE DEL GIORNO PER ESTENDERE LA COMPENSAZIONE ANCHE AI LAVORI PRIVATI. "Bene la compensazione dei rincari delle materie prime edili per i cantieri pubblici, adesso estendiamola a quelli privati", dichiara la deputata Erica Mazzetti (Forza Italia), tra le firmatarie dell'emendamento approvato.
“Con un Ordine del Giorno ho chiesto al Governo di estendere la compensazione anche ai lavori privati, aumentando e non di poco la platea dei beneficiari. Dobbiamo agevolare il settore dell’edilizia, trainante per la nostra economia, e spesso composto anche da aziende medio-piccole (con in media 2,6 addetti, fonte ANCE), che, con le poche risorse a disposizione, faticano a sopportare questi rialzi continuativi e vistosi nei prezzi", aggiunge la deputata.
"A questa fase di intervento dovrà seguire una fase di monitoraggio e di adeguamento progressivo: bisognerà, infatti, valutare l’effetto e l’impatto delle compensazioni sui nuovi contratti, tenendo conto che l’aumento dei prezzi è influenzato anche dalla crescente ostilità tra Cina e Stati Uniti, acuitasi nei mesi scorsi", conclude Mazzetti.