“Dopo anni di incertezza, si corregge nell’ambito della Legge di Bilancio un’anomalia del settore delle rinnovabili. L’art. 42 del D. Lgs. 28/2011, che prevedeva per ogni difformità documentale, anche minima, la conseguenza della revoca degli incentivi, è stato modificato e ricondotto al principio di proporzionalità della sanzione.”
Lo sottolinea in un comunicato l'associazione Elettricità Futura.
“Il settore attendeva da tempo tale provvedimento che, pur continuando giustamente a non salvare dalla revoca i casi di infrazione più gravi, permetterà a tutti gli operatori di gestire con più serenità i propri impianti, laddove si riscontrino problematiche documentali minori. Grazie, inoltre, alla prevista possibilità di “ravvedimento operoso”, la norma determinerà una forte riduzione dei contenziosi, favorendo la generale regolarizzazione del sistema, con evidenti benefici in termini di trasparenza, certezza per gli investitori e capacità di intervento del GSE.”
Elettricità Futura “auspica ora che il Ministero dello Sviluppo Economico attui prontamente la norma, rimuovendo definitivamente un ostacolo nel cammino del nostro Paese verso la massima diffusione delle energie rinnovabili, nel pieno rispetto della SEN e degli impegni europei e internazionali in tema di contrasto al cambiamento climatico”.
Ricordiamo che la Manovra 2018 approvata in via definitiva dal Parlamento interviene sulla disciplina dei controlli e delle sanzioni in materia di incentivi nel settore fotovoltaico, disponendo, in deroga alla disposizione che prevede la decadenza dagli incentivi, che il GSE disponga la decurtazione dell'incentivo in misura ricompresa fra il 20 per cento e l'80 per cento in ragione dell'entità della violazione. Nel caso in cui le violazioni siano spontaneamente denunciate dal soggetto responsabile al di fuori di un procedimento di verifica e controllo, le decurtazioni sono ulteriormente ridotte di un terzo.