Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica “ha di recente adottato alcuni importanti provvedimenti finalizzati alla transizione energetica; su tutti, il Dm sulle comunità energetiche e le altre configurazioni di autoconsumo, il Dm sugli impianti agrivoltaici, il Dm sulle pratiche ecologiche in materia di transizione energetica nel settore agricolo. Altri provvedimenti attuativi del decreto legislativo n. 199 del 2021 in materia di promozione del ricorso alle fonti rinnovabili sono in corso di definizione”.
Lo ha ricordato la viceministra del MASE Vannia Gava rispondendo, il 20 marzo scorso in commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera, all'interrogazione 5-02169 sull’adozione dei provvedimenti attuativi concernenti la transizione energetica, presentata dal deputato Enrico Cappelletti (M5S).
“Più in generale, il Governo, sia in attuazione degli impegni assunti a livello europeo per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 sia per incrementare il grado di indipendenza energetica, sta ponendo in campo ogni possibile misura per sostenere la più ampia diversificazione delle fonti di approvvigionamento attraverso lo sviluppo e la diffusione di impianti di produzione di energia rinnovabile”, ha detto Gava.
DM FER2
“Per quanto concerne le singole misure, alcune sono già definite – come il DM c.d. FER2, volto ad incentivare fonti e tecnologie non ancora mature o con costi elevati di esercizio, che presentano caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio. Si è in attesa della decisione della Commissione europea di compatibilità del predetto regime con la disciplina in materia di aiuti di Stato e, subito dopo, il decreto potrà divenire pienamente efficace.
DM aree idonee
Con riguardo al DM aree idonee, l’attuale testo è all’esame della Conferenza unificata per la necessaria intesa ai fini di una sua adozione. Si rammenta, infatti, che l’intesa delle regioni e delle province autonome è essenziale poiché dette amministrazioni sono titolari del processo programmatorio sul proprio territorio e dovranno dare seguito, con proprie leggi, a quanto stabilito nel DM aree idonee.
Decreto piattaforma digitale unica nazionale
Sempre all’esame della Conferenza unificata è il testo, già definito, del decreto che prevede sia l’operatività di una piattaforma digitale unica nazionale per l’inoltro delle richieste di autorizzazione per impianti FER, sia la predisposizione di modelli unici utili alla presentazione delle domande stesse.
DM FERX
Con riferimento al DM FERX, che è rivolto a tecnologie rinnovabili con costi più bassi e vicini alla competitività di mercato, si osserva che tale meccanismo introduce criteri e principi in parte innovativi per queste tecnologie, finalizzati a garantire una maggiore e più efficiente integrazione con la rete e le esigenze del sistema elettrico nazionale. Lo schema di decreto è stato oggetto di una consultazione pubblica che si è da poco conclusa e dovrà essere inviato alla Commissione Ue per il vaglio di compatibilità con la disciplina in materia di aiuti di Stato.
Decreto semplificazione dei procedimenti
Per quanto concerne la semplificazione normativa dei procedimenti nel settore delle fonti energetiche rinnovabili ai sensi dell’articolo 26 della legge 5 agosto 2022, n. 118, sono stati avviati i lavori di stesura del decreto.
Decreto OIERT
Inoltre, in relazione al decreto sui termini e sulle modalità per il rispetto e la verifica dell’obbligo di incremento dell’energia rinnovabile termica nelle forniture di energia (c.d. decreto OIERT), si è conclusa, in data 31 gennaio 2024, la fase di consultazione pubblica. Allo stato, è in corso l’istruttoria per la valutazione dei contributi ricevuti dagli stakeholder e l’eventuale aggiornamento dello schema di decreto.
Disciplina piattaforma di mercato per negoziazione lungo termine energia elettrica da FER
Con riguardo alla disciplina della piattaforma di mercato per la negoziazione di lungo termine dell’energia elettrica da FER, sono in corso le valutazioni necessarie al fine di introdurre uno strumento che sia efficace nel promuovere la diffusione di tali accordi. Va osservato, al riguardo, che detta disciplina necessita di un coordinamento con la riforma prevista dal PNRR (M7-7), nella versione emendata per tener conto del Repower EU e approvata dal Consiglio Ue nel dicembre 2023, riguardante la mitigazione del rischio di controparte associato alla stipula dei predetti accordi.
Le azioni che il Governo ha già intrapreso e che intende continuare a intraprendere sono dunque molteplici. Accanto all’attuazione delle riforme e degli investimenti del PNRR, si è proseguito con decisione lungo il percorso di incisiva e strutturale semplificazione dei procedimenti abilitativi per la realizzazione di impianti FER, oltreché di definizione dei richiamati regimi incentivanti, tutti finalizzati a garantire promozione, sostegno finanziario e stabilità degli investimenti nel settore”, conclude la viceministra.
Cappelletti (M5S): eccessivi i ritardi accumulati
Enrico Cappelletti (M5S), replicando, “ringrazia la rappresentante del Governo per la dettagliata risposta che conferma, tuttavia, il ritardo accumulato per l’emanazione di taluni decreti attuativi. Dà comunque atto che alcuni provvedimenti sono stati adottati ma evidenzia che si resta in attesa anche di tutti gli altri. Per tale motivo non può dichiararsi soddisfatto della risposta, ritenendo i ritardi accumulati eccessivi.
In tal senso, ad esempio, ricorda che il regolamento di attuazione del FER 2 è atteso da ben 18 mesi e probabilmente potrà essere adottato definitivamente quando sarà già arrivato il cosiddetto FER 3. Stigmatizza, quindi, che il Governo si risolva ad adottare provvedimenti con urgenza solo quando questi riguardano strumenti connessi all’energia fossile e non invece quando vanno nella direzione della transizione ecologica. Auspica comunque che i richiesti provvedimenti possano essere adottati quanto prima in ragione della loro importanza per sostenere l’autonomia e la resilienza energetica del Paese, nonché per contribuire a combattere il rincaro dei costi delle bollette dei consumatori”.