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Rinnovabili e mercato elettrico Ue: servono infrastrutture e una gestione condivisa dell’energia

Il Fraunhofer ISE, in collaborazione con l’E3MLab greco, ha sviluppato un modello che integra i mercati greci e tedeschi in un’ottica di condivisione della fornitura energetica. I vantaggi sarebbero enormi per tutti

giovedì 21 luglio 2016 - Erika Seghetti

ISE-2569_Multi-Megawatt PV-Kraftwerk

Per raggiungere gli obiettivi europei sul clima- di riduzione dell’80% delle emissioni di Co2 entro il 2050, la quota di energia rinnovabile deve aumentare considerevolmente. Nel progetto cooperativo RES- DEGREE, alcuni ricercatori del Fraunhofer ISE e dell’ E3MLab della National Technical University di Atene hanno analizzato (SCARICA LO STUDIO ALLEGATO) come obiettivi climatici europei possono essere soddisfatti.
In particolar modo si sono soffermati su come questi sforzi possano influenzare la quota di energia rinnovabile sul mercato elettrico europeo e il trasferimento di energia elettrica transfrontaliera tra i paesi.



Germania e Grecia: il modello che ipotizza un ‘collegamento energetico’

Servendosi di dati dei due paesi coinvolti- Germania e Grecia- presi come primo caso di studio, il progetto analizza come l'accorpamento delle reti nazionali e regionali di energia elettrica può essere sfruttata, massimizzandone il costo e l’efficacia. Nei modelli, alcuni fattori locali come le condizioni di irraggiamento solare o i costi energetici nazionali sono stati considerati importanti tanto quanto l’analisi del collegamento elettrico fra i due paesi.  

Il team del Fraunhofer ISE ha sviluppato un metodo per l'integrazione ad alta risoluzione di tutte le potenzialità delle energie rinnovabili in un modello di sistema energetico del settore elettrico europeo. Senza perdita di qualità dati molto dettagliati su produzione, potenzialità e centrali elettriche sono stati inseriti in ENTIGRIS, un modello sviluppato dai ricercatori tedeschi per ottimizzare l'espansione del mercato elettrico tedesco ed europeo. La piattaforma ENTIGRIS determina la distribuzione ottimale delle centrali a rinnovabili e di quelle tradizionali, combinate con l'infrastruttura di rete necessaria.

Infrastrutture efficienti valgono più delle risorse naturali

I risultati dei casi di studio dimostrano che una quota del 30-35% di energie rinnovabili è necessaria entro il 2030 al fine di raggiungere gli obiettivi climatici europei. Un risultato interessante di questo studio ha indicato che alcuni siti in Germania, con meno disponibilità di vento o sole sono preferibili rispetto a quei siti dove c’è una grande disponibilità di risorse naturali ma necessitano di un miglioramento e ampliamento della rete.
Il vantaggio diventa ancora più grande all’aumentare della quota di energia rinnovabile immessa in rete. Secondo i calcoli svolti con ENTIGRIS ci sono casi in cui gli impianti eolici nel Sud della  Germania e impianti fotovoltaici nel Nord diventano attraenti perché i costi di espansione di rete locali superano i benefici di una maggiore resa energetica locale.



"Tali calcoli aiutano a ottimizzare i costi di espansione di rete a livello nazionale”- dichiara  Christoph Kost, capo progetto del Fraunhofer ISE. "Per la rete europea interconnessa e anche per la rete elettrica tedesca, un piano di espansione, che affronti elementi ulteriori rispetto a quelli esistenti, è fondamentale. In particolare, la rete di trasmissione transfrontaliera tra la Germania ei suoi vicini porterebbe dei vantaggi proprio alla Germania"

Servono anche politiche energetiche condivise

?In particolare, il progetto RES-DEGREE si concentra sul qualificare l’utilità di una rete di trasmissione di energia elettrica transfrontaliera rafforzata tra la Germania e la Grecia o l'Italia.
Integrando i risultati ottenuti dal greco E3MLab con il modello PRIMES  e quelli ottenuti dai tedeschi con ENTEGRIS si è giunti alla conclusione che un’espansione della rete potrebbe avere grandi vantaggi per entrambe i paesi coinvolti. I Paesi dell’Europa centrale e meridionale beneficerebbero di una rete di trasferimento di energia solare al Nord o di energia eolica al Sud.
Intensificare i collegamenti transfrontalieri e incrementare il trasferimento energetico tra i vari paesi europei è indispensabile- conclude il Fraunhofer ISE- ma è altrettanto importante lo sviluppo di politiche energetiche condivise all’interno dell’Ue.

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