Italia Solare ha fornito a Terna le osservazioni sulla bozza di regolamento recante le modalità per la creazione, la qualificazione e la gestione delle unità virtuali di produzione abilitate al mercato dei servizi di dispacciamento.
Seppure l’associazione apprezzi l’avvio di progetti pilota, fa notare al regolatore l’esigenza di una normativa stabile di riferimento per consentire agli operatori del settore la pianificazione di investimenti.
In linea con le indicazioni della Commissione Europea e come riconosciuto nel documento SEN (Strategia Energetica Nazionale) in consultazione, Italia Solare auspica l’avvio di un mercato locale del dispacciamento allo scopo di massimizzare l’utilizzo della generazione distribuita, anche di piccola taglia, da fonti rinnovabili. Quindi aggregatori e gestione locale dei servizi di dispacciamento.
Siamo convinti – dichiara Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare – che tutto il patrimonio degli impianti fotovoltaici esistenti e futuri debba essere valorizzato al massimo permettendo la loro partecipazione, anche in forma aggregata e abbinati ai sistemi di accumulo elettrochimico, al mercato di bilanciamento, di riserva e di altri servizi di sistema.
Italia Solare ha evidenziato anche la necessità di definire chiaramente le regole sulla base delle quali i distributori potranno consentire o meno la partecipazione degli impianti al mercato del dispacciamento e ha rilevato l’inadeguatezza di alcuni vincoli tecnici, tra cui, in particolare, quello di dover sostenere la modulazione per tre ore consecutive.