L’articolo 11, comma 5-sexies, del Milleproroghe, prevede che "non prima di un anno dalla data di entrata in vigore del regolamento "delegato" di cui all'articolo 30, paragrafo 8, della direttiva (UE) 2018/2001" (cosiddetta RED II), non è conteggiata la quota di biocarburanti e bioliquidi, nonché di combustibili da biomassa, prodotti a partire da olio di palma, fasci di frutti di olio di palma vuoti e acidi grassi derivanti dal trattamento dei frutti di palma da olio (PFAD), salvo che gli stessi siano certificati come biocarburanti, bioliquidi o combustibili da biomassa a basso rischio di cambiamento indiretto della destinazione d'uso dei terreni, nel rispetto dei criteri dettati dall'articolo 4 del Regolamento delegato (UE) 2019/807 della Commissione europea.
“Attualmente, è previsto che tale regime operi a decorrere dal 2023”, ricorda un dossier parlamentare.
A tal fine il comma in esame novella la lettera c) del comma 1 dell'articolo 40 del d.lgs. n. 199/2021, di attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
INCENTIVI PER IMPIANTI A BIOGAS. Inoltre, l’articolo 11, comma 5-septies, inserito nel Milleproroghe, dispone l’ulteriore proroga, dal 2021 al 2022, degli incentivi previsti dalla legge n. 145/2018 (legge di bilancio 2019), per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, con potenza non superiore a 300 kW, realizzati da imprenditori agricoli a servizio dei processi aziendali e con specifici requisiti. A tal fine la disposizione novella l’articolo 40-ter del D.L. n. 162/2019 - L. n. 8/2020 (cosiddetto decreto proroghe). La finalità è quella di dare continuità agli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas e di favorire lo sviluppo dell’economia circolare in ambito agricolo.