“Siamo a un punto di svolta, fondamentale per attuare la decarbonizzazione: il nostro paese ha sottoscritto l’impegno di abbattimento delle emissioni del 55% al 2030 e l’impegno della neutralità climatica al 2050. Questo è stato ribadito in ogni sede dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e vogliamo perseguirlo con determinazione e il massimo della volontà”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto stamane a Roma, al convegno “Il Piano 2030 del settore elettrico: le opportunità per la filiera italiana”, organizzato da Elettricità Futura, Enel e Althesys allo spazio “Roma Eventi, Fontana di Trevi”.
“Le rinnovabili – ha proseguito il ministro – sono il veicolo principale per raggiungere questi obiettivi. A livello ministeriale stiamo lavorando su questo fronte: abbiamo potenziato, tra l’altro, la Commissione Pnrr per ridurre al massimo i tempi. E la prossima settimana approveremo in Consiglio dei ministri il ‘decreto semplificazioni Pnrr’ proprio per rendere spedite le autorizzazioni. Abbiamo una strategia nazionale per velocizzare i tempi, affinché siano ragionevoli e diano certezza”.
Oltre alla necessità di incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, Pichetto ha osservato che bisogna sviluppare la rete, con punti robusti di connessione e distribuzione, andare avanti sull’agrivoltaico (“con le Regioni dobbiamo concordare le aree idonee”), e potenziare la diffusione delle ricariche elettriche (sono stati emanati di recente due decreti ministeriali per l’installazione di 21 mila colonnine).
Il ministro ha poi ricordato che è alle battute finali la partita delle Comunità energetiche rinnovabili (“ne partiranno almeno 20 mila”), che entro il 30 aprile dovrà essere definito il RePowerEu, “indirizzato sull’efficientamento energetico”, e che entro il 30 giugno deve essere chiuso il Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima).
“Dobbiamo dare un quadro certo – ha concluso Pichetto - che abbia valenza normativa e finanziaria. Vogliamo e dobbiamo raggiungere la quota di 2/3 di energia da rinnovabili nel 2030, con 85 GW, e dunque dobbiamo superare i 10 GW all’anno di installazione. Possiamo essere sul fronte elettrico quello che il presidente Meloni sostiene per il gas: l’hub dell’Europa”.