Entrata in inchiesta pubblica subito dopo l’emanazione del Dlgs 102/2014, la nuova norma Uni 10200 per la ripartizione delle spese del riscaldamento a seguito della termoregolazione e contabilizzazione vedrà la luce non prima di 3 o 4 mesi.
Un articolo del Sole 24 Ore, ripreso dal sito della Cgia di Mestre, spiega infatti che la Commissione Tecnica del Comitato Termotecnico Italiano (Cti), richiamata per esaminare le osservazioni pervenute, ha apportato al testo inizialmente licenziato modifiche tali da far ritenere necessaria l’apertura di una nuova inchiesta pubblica, che dovrebbe avere luogo entro poche settimane e durerà 60 giorni.
La nuova norma Uni 10200 dovrà essere obbligatoriamente applicata fatti salvi quegli edifici nei quali vi siano differenze di fabbisogno termico tra unità immobiliari superiori al 50%. In questo caso i condòmini potranno scegliere se applicarla o se suddividere la spesa attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica e la restante parte sulla base, per esempio, di tabelle millesimali già in uso.